Scoperto un triceratopo con un enorme buco sulla testa da cui stava guarendo

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Un team di ricercatori si è imbattuto nel particolare fossile di un triceratopo. L’animale presentava infatti un grosso foro nelle ossa del suo collare che corrisponde ad una brutta ferita che sembrava essere in via di guarigione. I ricercatori ritengono che la ferita possa essere dovuta ad un combattimento dell’esemplare con un dinosauro della stessa specie.

 

Le frequenti ferite nei collari dei triceratopi

Secondo i paleontologi infatti potrebbe esserci un collegamento tra due delle strutture più emblematiche di questi dinosauri, ovvero le corna ed il loro caratteristico collare osseo. La ferita osservata nel collare di questo triceratopo infatti, potrebbe indicare che questi dinosauri combattessero tra di loro usando le corna come armi.

I paleontologi sino ad ora non hanno mai escluso nessuna possibilità sulle possibili cause di ferite e buchi nelle ossa del collare di questi dinosauri. Alcuni dei fori trovati nelle ossa del collare di alcuni triceratopi fossili, potrebbero infatti essere dovuti ad un processo di invecchiamento dell’animale o essere stati causati dopo la morte dei triceratopi.

 

Secondo quanto “affermato” da Big John i triceratopi combattevano tra di loro

Ma sembra che questo nuovo fossile, appartenente ad un triceratopo di grandi dimensioni, e per questo soprannominato “Big John”, potrebbe aiutare i ricercatori a restringere il campo delle possibili cause per le ferite nel collare dei triceratopi. Il fossile mostra infatti un foro in una delle ossa del collare che mostra segni di guarigione, dimostrando che l’animale era vivo quando si è procurato la ferita.

Il collare dei triceratopi è costituito da grandi placche ossee che si fondono con le ossa craniche. Erano già presenti nelle prime specie di questo lignaggio nelle quali però non vi erano delle corna pronunciate come nei loro discendenti. I ricercatori ritengono dunque che le corna si siano evolute originariamente per scopi espositivi.

I ricercatori, basandosi sulla frequenza di fossili con ferite alla base del collare, avevano già ipotizzato che la causa potessero essere le corna di altri esemplari e che i triceratopi fossero degli animali combattivi. Già dalla seconda metà del ventesimo secolo infatti, questi animali furono descritti come combattivi. E Big John sembra confermare questa teoria.

 

Il fossile con un foro di 20 centimetri

Il fossile di Big John è originario della formazione Hell Creek nel Montana e le sue peculiari caratteristiche furono notate durante la sua preparazione per un’asta, durante la quale gli addetti notarono un foro piuttosto grande in una delle ossa che sostenevano il collare del grande triceratopo.

Non abbiamo di certo la certezza di cosa abbia potuto provocare un buco di quasi 20 cm nell’osso dell’animale, ma un campione d’osso nell’area circostante è stato prelevato ed analizzato per cercare di risolvere questo mistero.

I ricercatori hanno infatti prelevato un pezzetto di osso dal bordo del buco e lo hanno inviato ad un laboratorio specializzato nell’analisi della struttura di ossa antiche. L’analisi sul campione ha evidenziato che i bordi della regione danneggiata avevano una composizione chimica diversa rispetto all’osso non danneggiato vicino, così come erta diversa la struttura della zona. Vi era inoltre una ricca presenza di vasi sanguigni.

Questo significa che la ferita aveva iniziato il suo processo di guarigione e che dunque Big John era vivo quando gli è stata inferta ed è sopravvissuto per un po’ dopo il colpo ricevuto. La ferita di Big John porta dunque i paleontologi ad escludere il danno post mortem e la carie ossea negli animali più anziani, come fonte di questo tipo di lesioni.

Ma, anche se l’eliminazione di due possibili cause non rende certo che la ferita sia stata provocata dal combattimento con un suo simile, la ferita di questo triceratopo è coerente con il danno inflitto da un corno che trapassa il collare infilzandolo da dietro. Uno scenario plausibile se i due triceratopi in lotta si siano mossi in parallelo durante lo scontro.

Foto di Engin Akyurt da Pixabay

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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