Google ha depositato un nuovo brevetto che consentirà l’identificazione del conducente e dei passeggeri a bordo di un autoveicolo sfruttando un nuovo principio di riconoscimento basato sui sensori.
Google move with you
Google è sempre in perenne movimento, che si tratti di un nuovo sistema tecnologico a scopo diagnostico o della creazione di una innovativa interfaccia grafica per la fruizione delle applicazioni software del suo store. In questo caso Google ha deciso veramente di “muovere” un passo in avanti nel settore tecnologico depositando un brevetto che potrebbe rivoluzionare il mondo degli automobilisti. Benché ancora in fase nascente non escludiamo che il progetto possa vedere presto la luce visto che le novità si prospettano interessanti sotto ogni punto di vista.
Il nuovo sistema di riconoscimento conducente, depositato da BigG presso l’USPTO degli Stati Uniti, baserebbe la logica del suo funzionamento sull’utilizzo dei sensori. Attraverso questi sensori Google sarebbe in grado di provvedere all’acquisizione dei segnali da questi provenienti al fine di interpretare se un individuo si trova alla guida o se è un semplice passeggero. Il tutto attraverso i sensori dei wearable che attiverebbero un meccanismo di riconoscimento non ancora ben precisato dalla stessa società di ricerca Google.
L’idea di fondo dunque consisterebbe nell’identificazione certa di chi sta alla guida anche se ancora non abbiamo sufficienti informazioni certe circa il funzionamento del sistema di notifica proveniente dagli indossabili anche se presumiamo, stando alle immagini, che a seguito del riconoscimento avverrà probabilmente la disattivazione di quest’ultime. Per il momento non possiamo fare altro che rilasciare le immagini ufficiali rilasciate da Google per il suo brevetto depositato:
Nessuna informazione certa dunque in merito alla realizzazione del nuovo progetto da parte di Google che, in quest’ultimo periodo, si sta facendo carico di numerose nuove ricerche mettendo i piedi nuovi e senz’altro interessanti progetti per migliorare la sicurezza e l’interazione digitale.