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Google Chrome: arriva funzione di riproduzione file FLAC

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In modo del tutto casuale, nel corso di queste ultime ore, ci si è accorti che il browser web Google Chome consente di attivare una funzione per la quale, allo stato attuale, non vi è documentazione alcuna. Si tratta dell’ultime release di Google Chrome 56, rilasciata qualche settimana fa dalla software house di Mountain View e riportante in dote la caratteristiche di riprodurre nativamente i file audio in formato Free Lossless Audio Codec (FLAC).

Di fatto non è una novità assoluta, visto e considerato che su Chrome OS è già disponibile una funzione analoga, ma è importante porre a sottolineatura il fatto che tale novità si è ripercossa direttamente in ambiente Apple, dove finora non si era prevista ne annunciata un’integrazione simile.

Il formato FLAC, come di certo gli audiofili più sfegatati sapranno, rappresenta una via rapida per fruire di contenuti audio senza marginale perdita di qualità. La possibilità di godere appieno delle sensazioni uditive dei file audio in ambiente Chrome non è un caso, considerando che l’app Google risulta essere la più scaricata in assoluto su ambiente desktop. Un vantaggio minore su Windows ed Android, dove l’implementazione risulta standard, ma un vero e proprio surplus applicativo per gli user Mac ed iOS.

Il nuovo livello applicativo è ancora in forma grezza, eppur funzionale. Si trascina semplicemente un file all’interno di una nuova scheda ed un player molto rudimentale apparirà in primo piano, come da sottostante immagine. Una soluzione che ben si adatta all’utilizzatore occasionale ma che, invece, non si rivolge a coloro che sono soliti avviare lunghe playlist musicali e file audio, per i quali si consiglia un player di terze parti dedicato con supporto ai codec specifici. Google Chrome FLAC audio

E voi che cosa ne pensate in merito a questa nuova funzione?  A voi tutti la parola.

LEGGI ANCHE: Google Chrome 54: come ridurre lo zoom della pagina web dal 125%

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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