I ricercatori avevano taggato un Grande Squalo Bianco sano di quasi tre metri per monitorare i suoi movimenti come parte di uno studio, ma sono rimasti scioccati quando la “scatola nera” si è ritrovata su una spiaggia in Australia quattro mesi dopo.
I dati acquisiti sul dispositivo hanno mostrato che c’è stato un rapido aumento della temperatura da 7,6 ° C a 25,5 ° C insieme a un improvviso e brusco tuffo di quasi 600 metri in profondità. I ricercatori ritengono che i dati dimostrino che lo squalo è stato mangiato da qualcosa di molto più grande, riferendo che le temperature registrate indicano che il predatore è entrato nel sistema digestivo di un altro animale.
Il caso è stato descritto in dettaglio nel documentario dello Smithsonian Institute intitolato “Hunt for the Super Predator”, che si è ispirato a un precedente documentario australiano. Il regista Dave Riggs ha dichiarato nel 2014: “Quando mi è stato comunicato per la prima volta i dati che provenivano dal tag che era sullo squalo, sono rimasto assolutamente sbalordito.”
Caccia all’assassino del Grande Squalo Bianco
Ma la domanda a questo punto è: Che cos’è accaduto? Secondo Riggs, lo squalo è stato palesemente divorato da un enorme predatore marino, forse proprio un gigantesco mostro marino. Anche se questa teoria non è gettonatissima tra gli scienziati.
Difatti, secondo i ricercatori che hanno indagato sul caso sconcertante, si trattava di un “colossale squalo bianco cannibale”. È stato solo dopo un ulteriore studio dei modelli di migrazione – dei grandi squali bianchi che sono entrati nell’area in cui è stato ucciso l’esemplare di tre metri – che hanno finalmente potuto indovinare l’identità del misterioso assassino. Gli scienziati hanno affermato che i loro dati di ricerca corrispondevano a tutte le informazioni di tracciamento dello squalo perduto.
La temperatura corporea di questi grandi squali bianchi in migrazione era la stessa e le dimensioni dello squalo cannibale – lungo quasi cinque metri e pesante più di due tonnellate – potevano facilmente ottenere la stessa velocità e traiettoria catturate nel dispositivo di localizzazione.
Cos’ha spinto uno squalo ad ucciderne un altro?
Per quanto riguarda il motivo per cui uno squalo più grande avrebbe cannibalizzato uno squalo più piccolo, gli esperti hanno suggerito varie teorie. Hanno ipotizzato che si trattasse di una disputa territoriale o forse anche di un attacco indotto dalla fame. Ma alla fine si sono accordati con una risposta difficile da contestare: “I grandi squali mangiano i piccoli squali”.
Gli esperti sono diventati sempre più preoccupati che i grandi squali bianchi possano estinguersi. Riferiscono che l’Oceano Atlantico subirebbe un collasso ambientale con l’estinzione dei predatori all’apice.
Le foreste sottomarine di alghe della California sono state quasi ridotte a seguito di un’esplosione di ricci che mangiano le alghe, e ciò è dovuto al calo delle lontre marine che mangiano i ricci. Questo sta minacciando la catena alimentare naturale della zona, che potrebbe crollare completamente se i grandi squali bianchi non hanno una fonte di prede.