Gli hacker diffondono finte mappe del coronavirus per rubare dati personali

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Un esperto di criminalità informatica ha riferito che gli hacker stanno sfruttando la preoccupazione del pubblico sul coronavirus per rubare dati personali. “Una mappa interattiva per verificare in tempo reale infezioni e decessi da Coronavirus prodotta dalla Johns Hopkins University viene utilizzata in alcuni siti dannosi per diffondere un malware che ruba password”, così ha spiegato Brain Krebs, ex reporter del Washington Post.

“Il mese scorso, un utente russo ha iniziato a vendere un kit che utilizza la mappa Hopkins per distrbuire malware basati su Java. Il kit costa 200 dollari se l’acquirente possiede già un codice Java certificato e 700 dollari se l’acquirente desidera semplicemente utilizzare il certificato del venditore “.

La mappa COVID-19 della Johns Hopkins University descritta da Krebs è una dashboard interattiva disponibile sul sito web dell’università. La mappa viene aggiornata di frequente ed è diventata una risorsa online popolare per tutti coloro che stanno seguendo in tempo reale la pandemia.

“Fintanto che questa pandemia rimarrà una notizia in prima pagina, i fornitori di malware continueranno a usarla come esca per ingannare gli incauti”, scrive Krebs. “Fate attenzione ed evitate di aprire gli allegati nelle e-mail, anche se sembrano provenire da qualcuno che conoscete.”

hacker coronavirus

Guerra digitale: Russia e Cina contro il mondo

Gli hacker russi non sono soli nel tentativo di trarre vantaggio dal panico del coronavirus. Un gruppo di hacker cinesi, noto come Vicious Panda ha indotto le persone a condividere informazioni personali utilizzando un documento falso presumibilmente del Ministero della Salute Mongolo.

Un’altra società di sicurezza informatica, FireEye, ha scoperto che i gruppi di hacking cinesi tendono a colpire l’Asia orientale, mentre i gruppi di hacking russi prendono di mira l’Ucraina e i sospetti gruppi di hacking nordcoreani prendono di mira un’organizzazione non governativa sudcoreana.

Migliaia di account di social media collegati alla Russia hanno diffuso disinformazione sul coronavirus da quando l’epidemia è diventata una notizia internazionale, diffondendo falsi messaggi. Alcune di questi affermano che il coronavirus sia un’arma biologica e che faccia parte di un piano degli Stati Uniti per danneggiare l’economia cinese.

Negli Stati Uniti l’epidemia di COVID-19 ha portato a cancellazioni di voli di massa, alla sospensione della stagione NBA e al rinvio di importanti pellicole cinematografiche. L’amministrazione Trump è stata criticata per le politiche riguardo la salute pubblica in risposta alla pandemia.

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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