Uber è stato ed è di fatto, il servizio più discusso ed apprezzato nel mondo dei trasporti. I tassisti di tutto il mondo oggi hanno un motivo in più per infuriarsi visto che la concorrenza di mercato sta prendendo sempre più piede.
Uber affronta nuove sfide internazionali
Uber, per chi non ne fosse a conoscenza, è un’applicazione legata al mondo dei trasporti che promette spostamenti rapidi, garantendo la scelta, in pochi click di auto ed autista. Nato negli Stati Uniti, consente di effettuare richieste personalizzate tramite applicazione in oltre 80 metropoli internazionali, ed è in continua espansione.
Ed è proprio a causa della volontà di mirare alle alte sfere economiche del mercato, nonché per l’assenza oggettiva di una regolamentazione, che gli operatori taxi di tutto il mondo manifestano la propria indignazione attraverso scioperi e manifestazioni. Lato consumatore Uber offre un miglioramento sia dal punto di vista della disponibilità delle autovetture (che troviamo già lungo il percorso) che delle tariffe, anche se generalmente più alte (il 20% va alla piattaforma, il resto ai driver) e variabili in base a fattori climatici e velocità media di crociera.
La concorrenza sfida Uber
Con un capitale utile di $7 miliardi, Uber vede schierarsi una ferrea concorrenza voluta da 4 nuove società emergenti desiderose di spopolare anche in Europa e nel Continente Asiatico.
In particolare, India e Cina sono le mete più ambite. Le società concorrenziali hanno istituito una doppia partnership, quella già creatasi in settembre tra Lift e DiDi, e l’altra tra OLA e Grab Taxi, che si concretizzerà entro il primo trimestre del 2016.
Con un capitale comune che eguaglia quello di Uber, le società così formate, mirano ad un’espansione che consenta di ostacolarne lo strapotere. John Zimmer, co-fondatore di Lyft, già in settembre aveva annunciato ufficialmente la propria volontà di uscire dai confini americani confermando, attraverso un recente comunicato ufficiale, la propria visione di un “viaggio globale semplificato”.
Le 4 società formatisi, copriranno così il 50% delle richieste della popolazione mondiale. Bhavish Aggarwall, co-fondatore e CEO di OLA si ritiene fiducioso degli accordi presi e crede fermamente nella possibilità di imparare gli unici dagli altri creando un efficiente sistema globale per la mobilità internazionale.
Uber, quali saranno i prossimi obiettivi?
La concorrenza Uber non avrà di certo vita facile visto l’ammontare del capitale totale della singola società ed i cospicui finanziamenti in corso che certo non aiutano i rivali. Lo scopo della società è quello di divenire il nuovo colosso mondiale dei trasporti attraverso l’inserimento delle proprie quote in borsa. Avete provato Uber? Qual è stata la vostra esperienza? – Fonte: CNNMoney Download Uber | Google Playstore | iTunes | Windows