Un team di ingegneri della North Carolina State University ha progettato il prototipo di un raccoglitore d’energia termo-elettrico flessibile in grado di eguagliare, in termini di efficienza, analoghi raccoglitori di energia rigidi che vengono utilizzati sui dispositivi elettronici indossabili, i cosiddetti wearable, sempre più diffusi sul mercato e popolari tra gli utenti appassionati di tecnologia. I raccoglitori d’energia rigidi, in passato, hanno evidenziato performance migliori rispetto ai dispositivi flessibili nel processo di conversione del calore del corpo in energia utilizzabile.
L’utilizzo di dispositivi rigidi non rappresenta però la migliore opzione per una lunga serie di fattori. Un raccoglitore d’energia flessibile, infatti, garantisce ergonomia e comfort superiori, elementi chiave per un dispositivo wearable. Per il futuro, quindi gli indossabili saranno completamente flessibili e riusciranno a recuperare energia sfruttando il calore del corpo dell’utente.
Il team dell’università americana ha utilizzato un metallo liquido di gallio e indio per realizzare questo prototipo. Questa scelta permette di ridurre la resistenza elettrica, riuscendo così a raccogliere più energia, ed allo stesso tempo permette, a differenza di quanto avviene con i dispositivi rigidi, di aggiungere una funzione di “auto-riparazione”. In caso di rottura di un punto di connessione, il metallo liquido si riconnetterà permettendo al dispositivo di ritornare a lavorare, nuovamente, con il massimo dell’efficienza.
Il prossimo step del lavoro di sviluppo vedrà il team concentrarsi sul miglioramento dell’efficienza di questi dispositivi flessibili tramite l’utilizzo di nuovi materiali e nuove tecniche di progettazione che permetteranno di ridurre tutte le resistenze parassite.