Cinque delle più grandi aziende di tecnologia di tutto il mondo si sono riuniti per far luce sul continuo sviluppo dell’intelligenza artificiale. I soggetti coinvolti sono Facebook, Google e la sua controllata DeepMind, Amazon, Microsoft e IBM, e la nuova organizzazione no-profit del gruppo crescerà per includere una serie di gruppi di ricerca di AI e accademici. E’ stato annunciato oggi che questa coalizione sarà conosciuta come il gruppo che si occupa delle questione concernenti l’Intelligenza artificiale e sarà co-presieduto dal capo di Microsoft Research Eric Horvitz e dal co-fondatore di DeepMind, Mustafa Suleyman. Apple è in trattative con il gruppo, ma non ha ancora deciso se aderire all’organizzazione.
La partnership ha due obiettivi principali. Il primo sarà educare il pubblico sull’intelligenza artificiale, soprattutto adesso che la tecnologia diventa più profondamente radicata nella vita di tutti i giorni, minacciando di automatizzare il lavoro umano e assumendo compiti complessi come guidare i veicoli. Il secondo è quello di garantire che alcuni dei più grandi gruppi del settore collaborino sulla AI per migliorare ulteriormente questa nuova tecnologia. Questi studi tengono in considerazione anche i pareri di filosofi e studiosi di etica che si dedicano a domande complesse circa l’intelligenza delle macchine in situazioni di pericolo di vita come avviene nei settori di assistenza sanitaria e nel trasporto.
“Il motivo per cui tutti ci stiamo concentrando sull’Intelligenza artificiale è perché noi crediamo appassionatamente sulla sua capacità di trasformare il nostro mondo”, ha detto oggi Suleyman in una conference call con i rappresentanti dei media. “L’impatto positivo dell’intelligenza artificiale dipenderà non solo dalla qualità dei nostri algoritmi, ma anche dalla qualità e quantità della discussione pubblica.”
Horvitz dice che è uno dei fattori che ha spinto lui e i suoi colleghi a formare il gruppo no-profit, è proprio quello di placare i timori dell’opinione pubblica verso l’intelligenza artificiale. Inoltre si discute anche sulla possibilità che la regolamentazione del governo possa rallentare gli sviluppi della AI. In proposito egli ha aggiunto che la partnership non si oppone all’ingresso e alla partecipazione anche di enti governativi o enti pubblici.
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Horvitz e Suleyman invitano tutte le società tech, gruppi di ricerca, senza scopo di lucro ad aderire al partenariato, e le leadership saranno ripartite equamente tra tutti i membri fondatori e partecipanti aziendali e non aziendali. Nei prossimi mesi, il gruppo prevede di annunciare altri nuovi membri, ed ha già iniziato le discussioni con organizzazioni come quella di Elon Musk e l’Associazione per l’Avanzamento della Intelligenza Artificiale. Mentre i dettagli su ciò che la partnership prevede al momento sono scarsi, Horvitz dice che il gruppo prevede di iniziare gli incontri molto presto e la pubblicazione dei dettagli su questi si troveranno molto presto online.
Quando si fa notare che l’associazione cerca di auto-governare il settore, Horvitz, Suleyman, e altri rappresentanti si sono affrettati a sottolineare che il gruppo non è in alcun modo un organismo di regolamentazione. Al contrario, il gruppo spera di dare l’esempio all’intero settore. Suleyman ha dichiarato: “Siamo qui per imparare gli uni dagli altri e cerchiamo di essere aperti alle idee che provengono da qualsiasi parte.