L’intelligenza artificiale “fenomenale” sarà in grado di riconoscere una proteina

Date:

Share post:

Le proteine sono davvero fondamentali per la vita umana, tanto da essere definite come servi della vita. Per funzionare al meglio queste file di amminoacidi si attorcigliano, si piegano e si intrecciano in forme complesse impossibili avvolte da decifrare. Gli scienziati da anni hanno sognato di prevedere la forma di una proteina dalla sua sequenza di amminoacidi.

Diversi mesi fa alcuni biologi computazionali hanno dimostrato che l’intelligenza artificiale può prevedere con precisione le forme delle proteine. Questo metodo funziona non solo su proteine semplici, ma anche su complessi di proteine. Il team lo ha già utilizzato per modellare più di 4500 sequenze proteiche presentate da altri ricercatori.

 

L’intelligenza artificiale è in grado di riconoscere la proteina

Nell’autunno del 2020, DeepMind, una società di intelligenza artificiale con sede nel Regno Unito di proprietà di Google, ha entusiasmato il campo con le sue previsioni sulla struttura in una competizione biennale . Chiamato “Valutazione critica della previsione della struttura proteica“, il concorso utilizza strutture appena determinate utilizzando tecniche di laboratorio laboriose come la cristallografia a raggi X come parametri di riferimento. Il programma AlphaFold2 ha fatto cose ​​davvero straordinarie, predicendo le strutture proteiche con precisione atomica.

Ispirandosi a questo precedente approccio, quello nuovo utilizza la capacità dell’intelligenza artificiale di discernere modelli in vasti database di esempi, generando iterazioni sempre più informate e accurate man mano che apprende. Uno confronta la sequenza di amminoacidi della proteina con tutte le sequenze simili nei database di proteine. Un altro prevede le interazioni a coppie tra gli amminoacidi all’interno della proteina e un terzo compila la presunta struttura 3D. Il programma rimbalza tra le tracce per perfezionare il modello, utilizzando l’output di ciascuna per aggiornare le altre.

Tutti e due questi processi cambieranno il modo in cui possiamo utilizzare le previsioni sulla struttura delle proteine per progredire con la biologia. Questo nuovo approccio è in grado come già detto di funzionare su strutture più complesse, come la struttura della molecola immunitaria interleuchina-12 attaccata al suo recettore. La capacità di gestire i complessi proteina-proteina direttamente dalle informazioni sulla sequenza lo rende estremamente interessante per molte domande nella ricerca biomedica.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

Related articles

I cani possono fiutare il morbo di Parkinson? La sorprendente scoperta della scienza

I cani non sono soltanto i migliori amici dell’uomo, ma anche straordinari alleati della medicina. Negli ultimi anni...

Recensione: Beyerdynamic AMIRON 300 – Comfort, stile e chiarezza sonora

Design raffinato, ANC efficace e un suono bilanciato: i nuovi auricolari true wireless AMIRON 300 di Beyerdynamic puntano...

ASUS Zenbook Duo UX8406CA – La recensione completa

Nel panorama sempre più saturo dei notebook premium, pochi dispositivi riescono a emergere per innovazione autentica. L’ASUS Zenbook...

Cani e gatti proteggono la mente: gli effetti positivi degli animali domestici sul cervello che invecchia

Possedere un animale domestico potrebbe fare bene non solo al cuore, ma anche al cervello. Secondo una recente...