Un iPhone, alle volte, può salvare la vita. La storia la racconta il marito di una donna, colta come tante insieme a lei nell’attacco terroristico di Manchester dello scorso 22 maggio. Racconta di essere stata salvata dal suo telefono, che avrebbe deviato un pezzo di metallo del rivestimento della bomba dell’attentatore.
Lisa Bridgett, questo il nome della 45enne uscita miracolosamente illesa dall’attentato, stava usando il device durante lo spettacolo di Ariana Grande, lunedì sera, quando la bomba è stata fatta esplodere. Dall’esplosione, una pioggia di frammenti e bulloni in metallo sono volati sulla folla.
Uno di questi pezzi di metallo le hanno tagliato il dito medio, ma è stato deviato dal dispositivo, evitando che attraversasse la guancia e tagliasse il naso.
Sul suo account Facebook, il marito Steven ha pubblicato l’immagine dell’iPhone e raccontato la vicenda che, nella tragedia, ha portato episodi “fortunati”, come questo. “Lisa ha un temperamento positivo e si sente fortunata ad essere viva, testimoniando in prima persona cosa sarebbe potuto succedere se non fosse stata al telefono […]“, scrive Steven.
“Ha subito diverse ferite, tra cui la perdita del dito medio della mano sinistra, causato da un frammento di acciaio che ha colpito prima il dito, poi il telefono…“.
Non è la prima volta che un fatto del genere accade. Come non è la prima volta che un dispositivo Apple è stato segnalato per aver salvato una vita in circostanze analoghe. Già nel 2014, un soldato ha mostrato i danni causati da un cuscinetto a sfera che colpisce il suo iPhone in un altro attentato suicida, sostenendo come questo gli abbia salvato la vita. La polizia ha fatto lo stesso per un iPhone 5C, secondo la quale avrebbe salvato alcune vittime dai colpi di armi da fuoco; mentre, all’inizio di quest’anno, un uomo ha riferito che il suo MacBook Pro ha catturato una pallottola nel corso di una sparatoria all’aeroporto di Fort Lauderdale.