Jack lo Squartatore fu uno dei più famosi serial killer del diciannovesimo secolo, complice della sua fama anche la sua misteriosa identità, rimasta sconosciuta fino ad oggi. Ma secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Forensic Sciences, un’analisi del DNA potrebbe rivelare l’identità dell’uomo che ha commesso gli efferati omicidi.
Almeno cinque donne, probabilmente prostitute, sarebbero state uccise nell’East End di Londra durante i tre mesi di follia omicida di Jack lo Squartatore. L’omicida, altri non sarebbe che Aaron Kosminski, un barbiere di 23 anni e di origine polacca che all’epoca dei fatti viveva a Londra.
Il Dr. David Miller, della School of Medicine dell’Università di Leeds, co-autore della ricerca assieme a Jari Louhelainen, docente di biologia molecolare alla John Moores University di Liverpool, sono riusciti ad analizzare le tracce organiche rinvenute su uno scialle appartenuto ad una delle vittime. Si tratta dello scialle della quarta vittima, Catherine Eddowes, uccisa da Jack lo Squartatore, nel Settembre del 1888. Sullo scialle è stato ritrovato del fluido seminale il cui DNA sarebbe molto simile a quello dei discendenti di Kosminski. I due ricercatori hanno anche analizzato il DNA mitocondriale da una macchia di sangue ritrovata sullo scialle, che corrisponderebbe al DNA di Karen Miller, una discendente della vittima.
Ma non tutti sono d’accordo con la teoria di Miller e Louhelainen. Alcuni ritengono infatti che non esistono prove che collegano lo scialle alla scena del delitto. Ma non è nemmeno la prima volta che il nome di Kosminski spunta fuori nelle indagini come sospettato. Gli investigatori dell’epoca fanno spesso riferimento a un “Kosminski”, e c’è persino un testimone che vide Kosminski attaccare una delle vittime di Jack lo Squartatore con un coltello. Ma il testimone si rifiutò poi di rilasciare la propria deposizione. Senza prove concrete la polizia non riuscì mai ad arrestare Kosminski, che morì nel 1919 a causa di una cancrena.
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