Il telescopio Kepler fu messo in orbita dalla NASA nella missione spaziale che porta lo stesso nome del dispositivo il 7 marzo 2009 ovvero quasi 10 anni fa. Prima di andare definitivamente online il 30 ottobre dell’anno scorso, il telescopio aveva scovato ben 2342 esopianeti, per lo meno è il numero di quelli confermati. Per via del consumo totale di tutto il carburante necessario per le operazioni la missione finì, a distanza di poco più di tre mesi la NASA ha pubblicato le ultime foto che riuscì a scattare.
L’immagine è un misto di più ripresa e come le prime foto vennero chiamate First Light, o Prima Luce, in questo caso il nome fu Last Light ovvero Ultima Luce. I quadrati anneriti e mancanti di quello che sembra un collage sono sostanzialmente degli errori del telescopio la cui fotocamere non è riuscita nel fotografare il quadrante scelto.
L’ultimo canto di Kepler
L’immagine in sè riguarda la costellazione dell’Acquario ovvero l’ultimo posto in cui il telescopio stava guardando. Al suo interno è presente anche TRAPPIST-1 il quale è un sistema formato da sette pianeti rocciosi e apparentemente alcuni di questi potrebbero essere in grado di ospitare la vita proprio come la Terra.
Il sostituto del telescopio Kepler è il TESS che è l’acronimo di Transiting Exoplanet Survey Satellite. Entrambi hanno sostanzialmente lo stesso scopo ovvero dare la caccia agli esopianeti, oggetti cosmici simili al nostro di pianeta e quindi utili per cercare di scoprire come sia nata la vita, oltre che a sperare di farla diventare una nuoca casa in un futuro lontano.