C’è un gran numero di scienziati impegnati a studiare gli effetti della plastica sull’ambiente marino. Per capire come questa forma di inquinamento si muove, bisogna anche studiare come i diversi tipi di rifiuti di questo genere si degradano. Uno studio dell’Università di Plymouth, per esempio, ha voluto prendere in esame i popolari mattoncini LEGO.
Lo studio in questione ha scoperto che alcuni mattoncini possono sopravvivere fino a 1.300 anni nelle acque salate degli oceani. Ovviamente questo lasso di tempo varia a seconda delle dimensioni dei pezzi. Alcuni ci impiegano 100 anni per distruggersi, altri oltre 1.000.
Per raggiungere a queste conclusioni, gli scienziati hanno raccolto 50 pezzi di LEGO da diverse. Pezzi esposti alle intemperie. Trami questi esemplari e delle tecniche avanzate di spettrometri a fluorescenza a raggi X, hanno potuto calcolare quanto alcuni pezzi ci avrebbero messo a distruggersi.
Molti pezzi di lego, milioni e milioni, si trovano attualmente sul fondale degli oceani. Alcune organizzazioni, tra cui la LEGO Lost at Sea Project, sono diversi anni che si stanno impegnando a cercare di recuperarne il più possibile. Più di vent’anni fa, a largo dell’Inghilterra, un cargo si è rovesciato con a bordo un carico di milioni di pezzi LEGO che tutt’ora vengono portati a riva dalle onde.
Essendo questi mattoncini costruiti per durare grazie all’acrilonitrile-butadiene-stirene, non è una sorpresa che siano così resistenti all’acqua salate e altri agenti. Le parole dei ricercatori: “I pezzi che abbiamo testato si sono levigati e scoloriti, con alcune delle strutture fratturate e frammentate, suggerendo che oltre a rimanere intatti potrebbero anche rompersi in microplastiche. Sottolinea ancora una volta l’importanza delle persone che smaltiscono correttamente gli oggetti usati per assicurarsi che non comportino potenziali problemi per l’ambiente.”
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