L’anno appena cominciato potrebbe risultare cruciale per Lenovo che, dopo un ottimo 2015 fortificato dalla crescita del brand proprietario e dal successo dei dispositivi a marchio Motorola, potrebbe presto avviare l’unificazione tra le due società rivoluzionando la gamma Moto che tutt’oggi continua ad ottenere consensi in Europa ed all’estero.
Non è infatti un mistero come il brand Motorola, dopo l’annuncio dell’ultima settimana, sarà progressivamente assorbito – seguendo una politica molto similare a quella visionata con Microsoft e la gamma Nokia Lumia – ma le novità potrebbero comprendere ben più dell’assetto societario e punterebbero a rivoluzionare il mercato smartphone attraverso piccole ma importanti novità.
Gamma Moto: sensori d’impronte, display ampi ed il pensionamento di Moto E
Tra gli obiettivi di Lenovo, differenziandosi dai competitors ed anticipando un sicuro trend di mercato, spiccherà l’attenzione ai sensori d’impronte digitali che, dopo l’integrazione in Android 6.0 Marshmallow mostrata da Google per pagamenti digitali e sicurezza, saranno collocati come uno standard tecnico nell’intera line-up a partire dai modelli low-cost sino ai top di gamma.
Tutti gli smartphone di fatto a marchio Motorola, pur essendo progressivamente targati Lenovo mantenendo giusto il logo della casa alata, punteranno inoltre su display ampi e non inferiori ai 5 pollici di diagonale sia per assecondare le vendite di un mercato phablet in costante crescita sia per diversificare l’offerta low-cost con l’uso degli smartphone Vibe.
Aspetti che naturalmente, in virtù proprio delle strategie, non interesseranno il Motorola Moto E pronto ad un pre-pensionamento anticipato proprio per fare spazio ai modelli economici di Lenovo dopo esser già finito al centro dell’attenzione per l’assenza del supporto software – anche nella versione 2015 di 2a generazione – capace di confermare il taglio preventivato da tempo.
Vibe UI: l’interfaccia Pure Android sarà sostituita, aggiornamenti stile Nexus a rischio?
Tra i punti di rinnovamento che Lenovo ha in serbo per i propri smartphone, e la gamma Moto, a spiccare potrebbe essere anche l’interfaccia con l’addio all’anonimato – molto apprezzato dagli utenti – dello stile privo di personalizzazioni Pure Android in favore della Vibe UI proprietaria.
La scelta sarebbe riconducibile alla voglia di creare un prodotto riconoscibile e, chiaramente, anche piacevole per l’utente senza però saturare eccessivamente il firmware reso da Motorola come uno dei veri punti di pregio nella scelta smartphone offrendo aggiornamenti Android tempestivi come la gamma Nexus.
Ciononostante l’appesantimento del servizio è un rischio reale e naturale a seguito delle scelte e potrebbe rappresentare un problema per i software updates nel corso del tempo con rallentamenti che il team di sviluppo di Lenovo – e l’ex Motorola – proveranno a scongiurare.
Lenovo e Motorola: 15 smartphone in arrivo nel 2016 dalla fusione dei due marchi
Il frutto della fusione tra Lenovo e Motorola porterà, in tutto il 2016, ad una line-up contenuta a soli 15 smartphone selezionati tra la gamma Vibe, destinata a coprire la sola fascia entry-level, e la gamma Moto, per tutto il resto essendo il vero motore di traino visto il rinomato successo con prezzi contenuti rispetto la qualità offerta.
Non vi sarà uno stravolgimento di forme e stile, sul piano estetico e costruttivo, bensì un ridimensionamento delle varianti di Moto G – uniformando i differenti modelli tra Europa, Asia ed America Latina – ed un mantenimento dello stile per Moto X Style, Moto X Play, Moto X Pure e Moto X Force. Fonte: 9to5google