Microscopici veicoli moleculari pilotati da chimici e scienziati saranno presenti alla prima gara mondiale di nano-macchine che si terrà questo mese in Francia. Siete interessati all’incontro e volete andarlo a vedere? Ci dispiace per voi, ma è impossibile vedere nulla o occhio nudo.
Non ci sarà una squadra italiana e questo ci dispiace, qualificati i padroni di casa della Francia, Giappone, Germania, Svizzera, Stati Uniti e una squadra Austro-Americana. Però solo quattro delle squadre in questione si contenderanno il titolo il 28 e il 29 aprile. Siete pronti per sapere tutto sulla gara automobilistica più piccola del mondo. Scopriamo insieme cosa ci riserverà.
La prima corsa di nano-macchine molecolari
Sponsorizzata dal Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica Francese (CNRS), la corsa si terra però uno dei laboratori dell’istituzione nella città di Tolosa, nel sud ovest del paese. Come ogni grande evento che si rispetti, non mancherà copertura live: il tutto sarà trasmetto in diretta su YouTube.
Ogni nano-macchina sarà costituita da appena qualche centinaio di atomi tenuti insieme in modo da formare un motore, una carrozzeria, ruote e pedali. Sembra assurdo, ma è tutto vero. Niente sterzo però, alla guida penseranno gli scienziati che si avvarranno di un miscoscopio equipaggiato con quattro piccoli aghi di metallo in grado di generare corrente elettrica.
Se vi aspettate una corsa ad alta velocità resterete delusi, niente Formula 1, semmai la tempistica ricorda più quella delle gare Endurance. Ma questa competizione batte anche la celeberrima 24 ore di Lemans in materia di durata, serviranno almeno 36 ore per tagliare il traguardo dopo un’estenuante corsa di 100 nanometri, un centesismo della larghezza di un capello umano.
A rendere più interessante la competizione un paio di curve da 40 e 45 gradi, ostacoli da non sottovalutare visto che una squadra durante una sessione di allenamento è rimasta bloccata in curva per circa cinque ore, come ammette Christian Joachim, direttore della gara. “E’ come un videogame – dice – servono due persone, una che guarda la immagini e l’altra che pianifichi le strategie per evitare inconvenienti”.
La superficie dorata dove le nano-macchine correranno è 50 mila volte più sottile di un tratto di penna, serviranno dalle 400 alle 500 scariche elettriche per arrivare in fondo al circuito. Le squadre coinvolte si divertono, ma l’obiettivo è quello di controllare i movimenti meccanici di una molecola. La nanotecnologia continua a fare passi avanti, come dimostra l’utilizzo di mini robot per combattere il cancro.
Fonte: seeker.com