Durante una delle missioni Apollo che ha portato l’uomo sono stati raccolti diversi campioni del suolo. Non tutti sono stati analizzati al ritorno sulla Terra, anzi. Il materiale raccolto è considerato di straordinaria importanza e le tecnologie dell’epoca non era ritenuta adeguate. Per questo motivo sono rimasti in attesa al sicuro, protetto da qualsiasi intemperia. Adesso, dopo oltre 40 anni uno dei campioni è stato riaperto per essere studiato dai preparati scienziati della NASA.
Si tratta di Regolite ovvero lo strato superiore del satellite naturale. Il campione presenta il codice 73002 ed è stato raccolto dagli astronauti dell’Apollo 17 ovvero Gene Cernan e Jack Schmitt in data dicembre 1972. Sono appena 4 centimetri di roccia e terra, ma potrebbe svelare qualche segreto in più sulla Luna, il suo passato ovviamente. Una delle tecnologie più importanti attualmente in dotazione agli scienziati è l’imaging 3D non distruttivo e la spettrometria di massa.
La NASA e i segreti della Luna
La dichiarazione della geologa planetaria Sarah Noble: “Oggi, 5 novembre 2019, siamo in grado di effettuare misurazioni impossibili durante gli anni del programma Apollo. L’analisi di questi campioni massimizzerà il ritorno della scienza da Apollo, oltre a consentire a una nuova generazione di scienziati e curatori di affinare le loro tecniche e aiutare a preparare i futuri esploratori per le missioni lunari previste negli anni 2020 e oltre.”
Ci vorrà un po’ prima di scoprire cosa gli scienziati hanno scoperto e cosa scopriranno nei prossimi giorni. Al momento possiamo solo ammirare una scansione fatta nel 1974 di due campioni. Uno è proprio il 73002 mentre il secondo è il 73001.