OSIRIS-REx, il veicolo spaziale della NASA, si è avvicinato ad un corpo planetario più di qualsiasi altra nave spaziale fino ad ora. Durante la sua missione, l’agenzia spaziale ha effettuato una manovra che lo ha portato ad un nuovo livello di prossimità dall’asteroide Bennu.
OSIRIS-REx è da poco entrata in una nuova fase della sua missione. Essa sorvolerà a breve l’asteroide ad una distanza di circa 220 metri dalla sua superficie. Durante questa fase, chiamata Orbital B, la navicella scatterà le immagini dell’orizzonte dell’asteroide e mapperà l’oggetto per determinare dove si trova il miglior sito di raccolta campioni.
In questo momento il veicolo sta battendo ogni record. La sua precedente distanza dall’asteroide era di poco superiore ad un chilometro. Ma, secondo le ultime dichiarazioni della NASA, manterrà una distanza di 220 metri fino alla seconda settimana di Agosto.
La raccolta dei campioni
Attualmente, lo scopo principale del veicolo OSIRIS-REx, è quello di raccogliere dei campioni di materiale dall’asteroide Bennu. In questo modo gli scienziati sperano di poterli studiare e comprendere quanto più possibile sull’origine dei Sistema Solare. La missione Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security-Regolith Explorer, è la prima di questo genere.
La missione ha avuto inizio a Settembre 2016. Il veicolo spaziale ha raggiunto Bennu a Dicembre 2018 e prevede di tornare sulla Terra dopo sette anni dal lancio, a Settembre 2023. Dopo aver mappato l’asteroide, OSIRIS-REx toccherà la sua superficie per circa cinque secondi per recuperare il campione. Come la NASA ha dichiarato: “Questo campione di un asteroide primitivo aiuterà gli scienziati a comprendere la formazione del sistema solare oltre 4,5 miliardi di anni fa“.