Diversi giorni fa la navicella nota con il nome di Osiris-Rex ha raggiunto l’orbita di un particolare asteroide, Bennu. Questa missione è stata messa in ombra dal successo e dall’arrivo di InSight su Marte; l’esplorazione del pianeta rosso può risultare più interessante dal punto di vista del grande pubblico rispetto a quella di un pezzo di roccia spaziale. In ogni caso a distanza di una settimana dall’inserimento in orbita della navicella è già stata fatta la prima rilevazione interessante.
La strumentazione a bordo a rivelato delle particolare molecole ovvero OH che a livello chimico si tratta essere del precursore dell’H2O, ovvero dell’acqua come noi la conosciamo. La scoperta risulta essere particolarmente interessante dal punto di vista scientifico, ma come detto non è per tutti. La scoperta di acqua su Marte apre scenari diversi sul suo passato e soprattutto sul suo e nostro futuro mentre nel caso dell’asteroide un po’ meno; il suo diametro è di appena 500 metri quindi non potrà mai essere una nostra futura casa.
Scoperta notevole
Ecco una dichiarazione del capo della squadra scientifica dietro la missione nota come Osiris-REx, Lauretta Dante: “È proprio quello che speravamo di trovare e obbiettivo principale della missione.” Si tratta un’asteroide risalente all’inizio del sistema solare, almeno secondo gli scienziati, quindi ogni suo aspetto potrebbe raccontare la storia su come tutto questo sia nato.
Nel caso dell’acqua risulta ovvio che un oggetto così piccolo possa aver ospitato una forma liquida. Le prove finora raccolta indicano più che altro che ci sia stato un contatto con qualcos’altro o che comunque Bennu sia un frammento di qualcosa originariamente più grosso. Presto ne scopriremo di più in quanto inizierà la raccolta fisica dei campioni.