Alla domanda se su Marte c’è l’ossigeno, la risposta è affermativa. Sul pianeta rosso è presente una vasta gamma di gas e apparentemente molti di questi si comportano in un modo alquanto bizzarro. Notizie di pochi mesi fa era il fatto che il metano continuava a scomparire e ricomparire in grandi quantità. A questo giro ci pensa l’ossigeno a confondere gli scienziati i quali ne hanno visto i livelli salire e scendere nella zona del cratere Gale, dove si trova Curiosity per intenderci; infatti i dati provengono da quest’ultimo.
La lettura fatta dal rover dell’atmosfera marziana ha rilevato diversi cambiamenti atmosferici che si rifanno alle stagioni. Il poco ossigeno presente su Marte, 0,16% per intenderci, si posta a seguito delle stagioni ed è stato visto che nella zona sopracitata, tra la primavera e l’estate c’è un aumento del 30%. Questo punto non è un mistero in quanto è dovuto alla CO2 presente che spinge la redistribuzione degli altri gas per via del ciclo di gelo e disgelo delle calotte.
Il problema a cui gli scienziati non riescono a venire a capo è il fatto che di anno in anno la quantità di ossigeno registrata durante un dato periodo è aumentato. Questo implica che nell’equazione c’è un altro fattore tuttora sconosciuto.
La dichiarazione di Melissa Trainer del Goddard Space Flight Center della NASA: “Stiamo lottando per spiegarlo. Il fatto che il comportamento dell’ossigeno non sia perfettamente ripetibile ogni stagione ci fa pensare che non sia un problema che ha a che fare con la dinamica atmosferica. Deve essere una fonte chimica e un pozzo che non possiamo ancora spiegare“. Un collega ha aggiunto: “Pensiamo che debba essere qualcosa nel suolo di superficie che cambia stagionalmente perché non ci sono abbastanza atomi di ossigeno disponibili nell’atmosfera per creare il comportamento che vediamo.”
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