Diciamoci la verità. Viaggiare all’estero è un’esperienza stupenda, ormai all’ordine del giorno e alla portata di tutti, tra voli low cost e siti per cercare alloggio facili da usare e con ottime proposte. Dunque, non più qualcosa relegato ai blogtrotter. Tuttavia, per molti resta ancora lo scoglio della lingua, dato che la scuola non sempre offre dei livelli di conoscenza sufficienti; oltre al fatto che non tutti sono predisposti a impararla in tempi rapidi. La tecnologia viene in soccorso anche in questo con WaverlyLabs Pilot, comodo traduttore portatile sotto forma di auricolare che traduce in modo immediato in più lingue. Cerchiamo di capirne di più.
Come funziona WaverlyLabs Pilot
WaverlyLabs Pilot rievoca un po’ l’auricolare visto nella serie televisiva cult Star Trek, con i protagonisti che lo utilizzavano per poter comunicare con i vari esseri che incontravano in giro per lo spazio. WaverlyLabs Pilot mette insieme il mondo dei wearable con quello dei traduttori automatici. Dovrebbe così tradurre in modo istantaneo, facendoci dire addio a figuracce con stranieri. Per progettarlo ci sono voluti due anni e presenta una forma ergonomica, abbastanza comoda da porre all’orecchio malgrado il fatto che non sia proprio piccolo come un auricolare.
Prevede due componenti venduti in coppia, con tecnologia Bluetooth, così da poter essere data una anche a chi abbiamo di fronte. Il nostro interlocutore quindi. Altrimenti, possono essere utilizzati entrambi a mo’ di cuffie. Inizialmente dovrebbe prevedere solo lingue europee, poi saranno inserite anche quelle di altri continenti.
WaverlyLabs Pilot, si confida nel crowdfunding
Perché parliamo col condizionale? Perché WaverlyLabs Pilot non è di fatti ancora realtà. I suoi creatori, infatti, stanno per lanciare una campagna di crowdfunding e, appena raggiunta la soglia prefissata, sarà lanciato sul mercato. Si suppone, comunque, non prima del prossimo anno e a un prezzo che si aggira intorno ai 299 dollari.