La chirurgia plastica è una pratica ormai comune, soprattutto in alcuni paesi come Corea del Sud e Stati Uniti dove va praticamente di moda farsi un ritocco. Per quanto possa sembrare una procedura non esattamente rischiosa, anche se varia a seconda della zona su cui si lavora, in realtà possono nascere diverse problematiche ed imprevisti. Alcuni sono noti mentre altri risultano essere ignoti come quello registrato da un caso studiato di recente.
Una donna di mezza età è morta a causa della comparsa di un particolare tumore al sangue che finora era legato solo agli impianti per il seno. Questo nuova caso sta quindi ampliando l’attenzione dei ricercatori in merito al linfoma anaplastico a grandi cellule. Per dire quanto questo rischia sia concreto, negli USA dal 2010 sono stati registrati 457 di casi relativi a questo tumore a seguito di tale intervento.
Dal seno ai glutei
La donna di 49 anni ha iniziato a presentare delle condizioni non ottimali dopo un anno dal trapianto che era riuscito senza complicanze apparenti, un intervento di chirurgia plastica di routine. Dopo tale periodo le condizioni hanno iniziato a deteriorarsi con costanza costringendo la donna a sottoporsi a cicli di chemioterapia e altri trattamenti.
Per quanto si tratta di un caso isolato le preoccupazioni sono molte. Normalmente l’incidenza di questo tumore è di 10 persone ogni 100.000 quindi 1 ogni 10.000 mentre in individui che si sono sottoposti ad interventi per impianti del genere l’incidenza arriva a 1 ogni 1.000. Gli studi in merito andranno avanti, ma probabilmente non influenzerà la scelta delle persone di sottoporsi alla chirurgia plastica.