In Nord Europa, i funzionari della sicurezza nucleare dei paesi scandinavi, nello specifico Finlandia, Norvegia e Svezia, hanno rilevato la presenza di livelli di radioattività nell’aria. Si tratta di livelli bassi, ma indicano che c’è un problema. L’origine è già stata identificata, un malfunzionamento a qualche non nota centrale nella Russia occidentale.
La certezza dell’origine di questa fuoriuscita di isotopi radioattivi è da attribuire ai Paesi Bassi. L’Istituto nazionale per la sanità pubblica e l’ambiente ha rilasciato questa dichiarazione: “I radionuclidi sono artificiali, vale a dire che sono prodotti dall’uomo. La composizione dei nuclidi può indicare un danno a un elemento di combustibile in una centrale nucleare. Attualmente non è possibile identificare una posizione specifica della fonte a causa del numero limitato di misurazioni”.
Radiazioni nell’aria: colpa dei russi
La risposta di un portavoce della sicurezza in merito al controllo di due impianti nucleari, Rosenergoatom e un secondo vicino a San Pietroburgo: “Entrambe le stazioni stanno funzionando in regime normale. Non ci sono state lamentele sul lavoro dell’attrezzatura. Non sono stati segnalati incidenti relativi al rilascio di radionuclidi al di fuori delle strutture di contenimento.”
Al momento quindi ci sono in realtà ancora molti dubbi su cosa stia effettivamente succedendo in Russia. Se è anche vero che i bassi livelli di radiazioni e questi isotopi nello specifico non sono un rischio per la salute umana, indicano comunque che c’è un problema. O una centrala nucleare sta facendo fuori uscire della radioattività, o ci sono stati degli esperimenti non consentiti.