Ci sono luoghi al limite dell’estremo sulla nostra Terra dove vivono animali. Quest’ultimi si sono abituati ad uno ecosistema rigido, ma i recenti cambiamenti climatici stanno rendendo ancora più difficile tutto ciò. Un esempio può essere quello delle renne selvatiche che vivono sulle Isole Svalbard, un arcipelago situato tra il Polo Nord e la Norvegia. Ovviamente si tratta di erbivori e la vegetazione in questi contesti è sempre cosa rara, ma ultimamente lo è diventato di più il che ha cambiato gli stili di vita degli animali.
Al posto della solita neve ha invece piovuto sulle isole e questo non è stato positivo. Mentre scovare la vegetazione sotto il manto nevoso risulta facile, sotto il ghiaccio è tutt’altra facendo; le temperature sono salite abbastanza da far piovere al posto di fioccare, ma non abbastanza da non rendere ghiaccio l’acqua. Questo ha diminuito drasticamente la possibilità di nutrirsi delle renne che sono state viste nutrirsi di alghe.
Dall’erba alle alghe
I ricercatori locali hanno individuato più volte diversi esemplari, apparentemente un terzo di una popolazione di 20.000, aggirarsi per le coste e cercare le alghe. Di per sé potrebbe non essere un problema peccato che per questi animali le alghe non sono esattamente un nutrimento ideale perché anche se sono effettivamente un attimo più caloriche finiscono per cause la diarrea alle renne. Gli animali si stanno adattando, fortunatamente ma anche tristemente, però nel frattempo stanno anche avendo problemi di salute. Il peso medio di una renna adulta è apparentemente più basso di 20 Kg rispetto alle media ottimale per un animale che vive in un ecosistema così rigido.