Rinvenuti in Canada i resti del più grande Tirannosauro di sempre

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I paleontologi in Canada hanno annunciato la scoperta dei resti del più grande Tirannosaurus Rex mai ritrovato, rendendolo il più grande predatore terrestre noto alla scienza. Soprannominato “Scotty”, è il più grande scheletro di dinosauro mai trovato in Canada, misura circa 13 metri di lunghezza e risale a circa 66 milioni di anni.

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Questo è il re dei re!“, ha dichiarato Scott Persons, ricercatore post-dottorato presso il Dipartimento di Scienze Biologiche presso l’Università di Alberta, nonchè autore principale dello studio. “Tra i tirannosauri c’è molta variabilità circa le loro dimensioni: alcuni erano molto esili, mentre altri erano più robusti“. Scotty è catalogabile decisamente tra i robusti.

 

È il più grande esemplare noto alla scienza

Il nome deriva della bottiglia di whisky che il team di ricerca ha bevuto per festeggiare la scoperta; Scotty è infatti il più grande dinosauro carnivoro mai rinvenuto, del peso di circa 8 tonnellate, come risulterebbe da un’analisi delle ossa delle zampe posteriori del fossile. Ma la sua peculiarità non è solo la mole, ma soprattutto la sua età.

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Scotty è il più antico T-Rex conosciuto“, ha detto Persons.Siamo stati in grado di farci un’idea di quanti anni avesse sezionando le sue ossa e studiando i suoi modelli di crescita. Il dinosauro infatti crebbe molto velocemente e morì presto, intorno ai 30-35 anni“.

 

Un anziano guerriero

Le diverse cicatrici trovate sulle ossa di Scotty mostrano che aveva costole rotte, un’infezione alla mascella e quello che il gruppo di ricerca sospetta sia stato un morso sulla coda causato da un altro T-Rex. Per diventare così vecchio ha dovuto sfoderare tutta la sua forza, i suoi denti e la sua ferocia: una creatura non sopravvive a quel tipo di ambiente senza difendersi dai più giovani e più forti concorrenti.

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Mi piacerebbe tanto vedere cosa è successo a quel T-Rex che ha pensato di mordere la coda di Scotty. Non deve aver fatto una bella fine“, continua il dottor Persons. “Penso che ci attendano scoperte sempre più sensazionali, ma per il momento, questo esemplare è il più grande predatore terrestre noto alla scienza“.

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