Samsung Drive VR: un sistema per addestrare i neopatentati

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Uno studio condotto dall’Associazione Automobilistica Austriaca rivela che nel 2015, il 76% dei conducenti distratti non riusciva ad avere un controllo della propria vettura a seguito di ostacoli e in situazioni di potenziale incidente.

Per istruire i neopatentati al processo di apprendimento di una guida sicura, che eviti distrazioni e causi gravi conseguenze, Samsung Electronics ha messo a punto un sistema software VR in grado di insegnare ai neopatentati le regole per una guida consapevole.

A questo scopo, quindi, si sfrutta un ambiente di realtà virtuale creato ad hoc per lo scopo. L’applicazione, denominata Samsung Drive, è stata resa disponibile per i Samsung Gear VR e per tutti i novizi che si avvicinano alla guida su strada. Lo scopo, in tal caso, è quello di rappresentare situazioni potenzialmente pericolose, e le conseguenze di un non corretto utilizzo del volante.Samsung Drive VR

L’esperienza conduce attraverso situazioni di pericolo e l’effetto è davvero strabiliante, considerando il fatto che l’emulazione del’ambiente rispecchia appieno una situazione reale. In questo caso, però, non vi saranno conseguenze tangibili ma, piuttosto, una presa di consapevolezza dei propri limiti.

Confermato, inoltre, il fatto che l’applicazione Samsung Gear VR sarà utilizzata nei centri tecnologici di guida, presso l’associazione austriaca degli automobilisti, già a partire dalla prossima estate. I neopatentati saranno invitati a seguire un iter che li guiderà a corsi di formazione su temi inerenti la sicurezza stradale. Attesi all’appello vi saranno 15.000 persone.

Una soluzione decisamente interessante. Non trovate? Aspettiamo un vostro feedback al riguardo.

LEGGI ANCHE: Samsung Gear VR: ecco i 6 accessori più utili

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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