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Saturno, un modello 3D spiega la formazione di una tempesta esagonale

Con il suo abbagliante sistema di anelli ghiacciati, Saturno è stato oggetto di fascino sin dai tempi antichi. Anche ora il sesto pianeta dal sole nasconde molti misteri, in parte perché la sua distanza rende difficile l’osservazione diretta ed in parte perché questo gigante gassoso  ha una composizione e un’atmosfera, principalmente idrogeno ed elio, differente di quella della Terra. Imparare di più su di esso potrebbe fornire alcune informazioni sulla creazione del sistema solare stesso.

Uno dei misteri di Saturno riguarda la massiccia tempesta a forma di esagono al suo polo nord. Il vortice a sei facce è un fenomeno atmosferico che ha affascinato gli scienziati planetari sin dalla sua scoperta negli anni ’80. La tempesta ha un diametro di circa 20.000 miglia ed è delimitata da bande di venti che soffiano fino a 300 miglia all’ora, quasi come un vero e proprio uragano.

 

Il modello 3D per decifrare la tempesta esagonale di Saturno

Due dei tanti scienziati che studiano questo fenomeno  sono Jeremy Bloxham, il professore di geofisica di Mallinckrodt e il ricercatore Rakesh K.Yadav, che lavora nel laboratorio di Bloxham. In un articolo pubblicato di recente su PNAS, i ricercatori hanno iniziato a capire come si è formato il vortice. “Vediamo regolarmente tempeste sulla Terra e sono sempre a spirale, a volte circolari, ma mai qualcosa con segmenti esagonali o poligoni con bordi”, ha detto Yadav. “Questo è davvero sorprendente e completamente inaspettato. Ma come si è formato un sistema così grande e come può un sistema così grande rimanere invariato su questo grande pianeta?”

Creando un modello di simulazione 3D dell’atmosfera di Saturno, Yadev e Bloxham credono di essere vicini a una risposta. Il modello creato dai ricercatori suggerisce che la tempesta è profonda migliaia di chilometri, ben al di sotto delle cime delle nuvole di Saturno. La simulazione imita lo strato esterno del pianeta e copre solo circa il 10 percento del suo raggio. In un esperimento di un mese condotto dagli scienziati, la simulazione al computer ha mostrato che un fenomeno chiamato convezione termica profonda, che si verifica quando il calore viene trasferito da un luogo a un altro dal movimento di fluidi o gas, può inaspettatamente dare origine a flussi atmosferici che creano grandi cicloni ed un getto ad alta latitudine verso est. Quando questi si mescolano nella parte superiore si forma la forma inaspettata, e poiché le tempeste si formano nelle profondità del pianeta, gli scienziati hanno detto che rende l’esagono furioso e persistente.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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