Gli scienziati rivalutano il ruolo dei carboidrati nell’obesità

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Per decenni le cause dell’obesità sono state il centro di numerosi dibattiti. La tradizione popolare ha sempre affermato che i carboidrati causano picchi d’insulina, promuovendo l’accumulo di grasso e l’aumento dell’appetito, portando all’obesità. Secondo studi recenti invece suggeriscono che questo modello potrebbe essere una semplificazione eccessiva. Sebbene le diete a basso contenuto di carboidrati e ad un alto contenuto di grassi aiutano alcune persone a perdere peso, c’è bisogno di un modello più accurato per vedere e capire come funzionano. I livelli di insulina tra i pasti e l’effetto dell’ormone su più organi sono più importanti per bilanciare il budget energetico del corpo.

Cibi e bevande con grandi quantità di carboidrati causano un picco nei livelli di insulina circolante. L’ormone spinge le cellule adipose a immagazzinare le calorie in eccesso, riducendo la disponibilità di queste fonti di energia per il resto del corpo. A sua volta questo rallenta il metabolismo e aumenta la fame, portando a mangiare troppo. Questo modello viene spesso citato dai dietisti per spiegare il successo di diete a basso contenuto di carboidrati ed alto di grassi, come la dieta chetogenica.

 

Riproposto il ruolo dei carboidrati nell’obesità

Differentemente dei carboidrati, i grassi alimentari non causano picchi di insulina subito dopo il pasto. Dall’altro lato il modello di bilancio energetico fa meno distinzione tra carboidrati e grassi. Si concentra invece sull’equilibrio tra l’apporto calorico totale attraverso il mangiare e il bere e il dispendio calorico totale attraverso l’attività fisica. Se l’apporto calorico supera la spesa, il risultato sarà un aumento di peso nel tempo. Ma se la spesa supera l’assunzione, il risultato finale sarà la perdita di peso.

Un nuovo studio afferma che il modello carboidrato-insulina è troppo semplice. non contestano il successo di diete ad alto contenuto di grassi e a basso contenuto di carboidrati per alcuni individui. Riconoscono che l’insulina svolge un ruolo importante nella regolazione del grasso corporeo. Tuttavia si chiedono se l’effetto dell’insulina sugli adipociti dopo aver mangiato cibi ricchi di carboidrati sia l’unico responsabile dell’aumento di peso.

Il ruolo dell’insulina nell’obesità può essere meglio compreso considerando la sua azione su più organi che è guidata da fattori per lo più indipendenti dall’assunzione di carboidrati. Riconsiderare il ruolo dell’insulina può migliorare la nostra comprensione delle cause dell’obesità e del suo trattamento. Più carboidrati sono presenti in una dieta, più alti saranno i livelli di insulina dopo aver mangiato.

 

Mediare gli effetti dello squilibrio energetico

Un altro studio recente ha confrontato l’effetto di due diete su persone con eccesso di peso. Ogni dieta è durata 2 settimane. Uno comprendeva circa il 10% di carboidrati e il 75% di grassi, mentre l’altro comprendeva circa il 75% di carboidrati e il 10% di grassi. Come previsto dal modello carboidrato-insulina, la dieta ad alto contenuto di carboidrati ha comportato un aumento dei livelli d’insulina. I partecipanti allo studio hanno riferito di sentirsi altrettanto soddisfatti dopo aver mangiato rispetto a quelli della dieta a basso contenuto di carboidrati.

Il ruolo nella regolazione del grasso corporeo è meglio compreso come parte di una rete dinamica di fattori che controllano e mediano gli effetti dello squilibrio energetico. Alti livelli di insulina, combinati con segnali dal tessuto adiposo, dicono al cervello di ridurre l’assunzione di energia quando la quantità di grasso corporeo supera una soglia critica.

Foto di congerdesign da Pixabay

Annalisa Tellini
Annalisa Tellini
Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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