Un team di ricercatori ha osservato tre comunità di scimpanzè del Tai National Park e hanno tenuto registri completi e raccolto campioni fecali per condurre test di paternità su tutti i nuovi membri della comunità, per un massimo di 30 anni. Catherine Crockford, l’autrice principale, afferma: “Quando studiamo i nostri più stretti parenti viventi, come gli scimpanzè, possiamo conoscere gli antichi fattori ambientali che ci hanno resi come siamo oggi. Il nostro studio mostra che la presenza e il sostegno di una madre durante gli anni dell’infanzia è stato probabilmente un tratto dell’ultimo antenato comune che gli esseri umani condividevano con gli scimpanzè. È probabile che questo tratto sia stato fondamentale nel plasmare l’evoluzione umana“.
Le principali teorie sull’evoluzione umana sostengono infatti che i genitori che continuano a nutrire la loro prole fino alla maturità hanno permesso alla nostra specie di sviluppare un cervello più grande di qualsiasi specie sul pianeta, in proporzione alle dimensioni del nostro corpo. L’assistenza genitoriale continua durante la lunga infanzia e consente ai bambini di apprendere le abilità di cui hanno bisogno per sopravvivere in età adulta. Infanzie lunghe sono però rare tra gli animali, ma non tra gli scimpanzè. Essi possono infatti facilmente avere un’infanzia lunga e, per lo più, le madri lasciano che i loro figli si nutrano da soli.
Quindi, cos’è che forniscono le madri scimpanzè ai loro figli che dà loro un vantaggio competitivo rispetto ai figli orfani? Non conosciamo ancora la risposta, ma gli scienziati hanno alcune idee. “Una è che le madri sappiano dove trovare il cibo migliore e come utilizzare strumenti per estrarre cibi nascosti e molto nutrienti, come insetti, miele e noci“, sottolinea Crockford. “La prole apprende gradualmente queste abilità durante gli anni della giovinezza. Possiamo ipotizzare che una delle ragioni per cui la prole continua a viaggiare e a nutrirsi vicino alle loro madri ogni giorno fino all’adolescenza è che osservare le loro madri aiuta ad imparare“.
L’acquisizione di abilità che consentono di il consumo di cibi più nutrienti può essere il motivo per cui le grandi scimmie possono presentare cervelli molto più grandi rispetto alle loro dimensioni corporee, rispetto ad altri primati.”Un’altra idea è che le madri trasmettano abilità sociali“, Roman Wittig, autore dello studio e direttore del Tai Chimpanzee Project, che aggiunge: “Ancora una volta un po’ come gli umani, gli scimpanzè vivono in un mondo sociale complesso di alleanze e competizione. Potrebbe essere che imparino osservando le loro madri quando costruire alleanze e quando combattere“.
Blasphemous 2 è stato indiscutibilmente uno dei titoli più discussi ed apprezzati dell'intero panorama videoludico degli ultimi anni, un gioco capace…
Brutte notizie per chi sperava in un lancio "imminente" dei MacBook Air con display OLED. Stando ad un recente report…
Un nuovo studio rivela che le nanoplastiche, minuscole particelle di plastica di dimensioni inferiori a 0,001 millimetri, possono compromettere la…
Il ruolo della madre nel proteggere il bambino dal Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD) è di fondamentale importanza. Diversi studi…
Il rover Perseverance della NASA ha individuato insolite macchie verdi su alcune rocce marziane, suggerendo che possano essere state in…
È ormai noto che l'attività fisica e lo stile di vita sedentario non dipendono solo da fattori ambientali, come la…