I geologi hanno scoperto forme minerali mai viste prima sulla Terra nel luogo in cui un meteorite ha colliso sul pianeta 60 milioni di anni fa sull’isola di Skye, in Scozia. La notizia è stata riportata congiuntamente ai risultati della relativa ricerca pubblicata sulla rivista Geology.
Simon Drake e il suo collega Andy Beard, dell’Università di Londra, si sono imbattuti in uno spesso strato di un’antica colata lavica sulla pittoresca isoletta e sono rimasti sorpresi nel trovare uno strano aspetto roccioso.
Forme minerali extraterrestri
Dopo una successiva analisi con microsonde elettroniche, il team ha rilevato minerali che li hanno portati a credere che la roccia fosse di origine extraterrestre. “L’evidenza più convincente è la presenza di osbornite ricche di niobio e vanadio: nessuno di questi [minerali] è mai stato trovato sulla Terra“, ha spiegato Drake.
La nave spaziale Stardust della NASA trovò tracce di osbornite ricche di vanadio nel percorso di una cometa nel 2004. Stardust raccolse polvere spaziale galleggiante sulla cometa Wild 2 4,5 miliardi di anni fa.
Oltre a queste forme minerali esotiche, il team ha riferito che l’osbornite non si era sciolta, il che significa che probabilmente è una parte originale del meteorite.
Attività vulcanica
L’isola di Skye è di particolare interesse per i geologi, perché è nata durante un periodo di estrema attività vulcanica. L’isola si formò quando il magma emerse dalle profondità della Terra e ruppe la crosta. Si ritiene che lo stesso evento sia responsabile dell’origine dell’attuale Islanda.
Ma, secondo il ricercatore, è di particolare interesse ciò che, in primo luogo, ha causato questo evento. “Anche se non possiamo dire che l’evoluzione vulcanica di Skye sia stata originata da un meteorite, crediamo che sia stato sicuramente un mezzo per quell’impatto“, ha concluso Drake.