La Grande Barriera Corallina australiana sta affrontando una minaccia crescente con il settimo episodio di sbiancamento, confermato dagli scienziati governativi. Il “massiccio sbiancamento” rappresenta la morte dei coralli e è alimentato dai cambiamenti climatici. Con 300 barriere coralline poco profonde sotto osservazione, la gravità dell’evento sta sollevando preoccupazioni.
Ministro dell’Ambiente Esprime Preoccupazione
Il Ministro dell’Ambiente Tanya Plibersek ha dichiarato:
“Sappiamo che la più grande minaccia per le barriere coralline del mondo è il cambiamento climatico. La Grande Barriera Corallina non fa eccezione.”
Questo evento si aggiunge a una serie di sbiancamenti che hanno colpito la barriera dal 1998.
Impatto Difuso e Diffuso
L’episodio di sbiancamento, iniziato all’inizio dell’estate nell’emisfero australe, ha interessato principalmente i coralli più vicini alla superficie del mare. Roger Beeden, scienziato capo della GBRMPA (Autorità australiana del Parco Marino della Grande Barriera Corallina), sottolinea che il cambiamento climatico è la principale minaccia, ma ulteriori studi sono necessari per valutare completamente la gravità dell’evento.
La Grande Barriera Corallina in Pericolo Costante
La Grande Barriera Corallina, sede di 400 tipi di coralli, 1.500 specie di pesci e quattromila varietà di molluschi, è stata colpita dagli effetti del riscaldamento dell’acqua di mare e dall’aumento dell’acidità causato dall’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera. Lo sbiancamento, risultato della morte dei coralli, si verifica quando le temperature dell’acqua superano la media a lungo termine di oltre 1ºC.
Un Ciclo di Sbiancamenti Ricorrenti
Le ondate di calore oceanico hanno provocato sbiancamenti significativi nel 1998, 2002, 2016, 2017, 2020 e 2022. Il rapporto congiunto dell’UNESCO e dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura raccomanda l’inclusione della Grande Barriera Corallina nella lista dei siti a rischio di estinzione, sottolineando l’urgente necessità di azioni “ambiziose, rapide e sostenute”. Senza tali misure, la barriera corallina più grande del mondo, patrimonio mondiale dal 1981, è in pericolo imminente.