Le Sfere di Dyson sono strutture teoriche gigantesche, immaginate per circondare una stella e catturarne l’energia. L’idea fu resa celebre dal fisico Freeman Dyson negli anni ’60, che ipotizzò che una civiltà avanzatissima potesse costruire una simile megastruttura per soddisfare un crescente fabbisogno energetico.
Secondo la teoria, un’intera civiltà di tipo II sulla scala di Kardashev potrebbe smantellare un pianeta per ricavare i materiali necessari alla costruzione della sfera. Ma c’è un grosso problema: la stabilità gravitazionale.
Il difetto fatale (e la soluzione binaria)
Uno dei motivi principali per cui le Sfere di Dyson sono rimaste nel regno della fantascienza è che, in un sistema stellare singolo, sarebbero catastroficamente instabili: qualsiasi deviazione minima dal centro della stella porterebbe la sfera a spostarsi, collassare o schiantarsi.
Un recente studio condotto da Colin McInnes, ingegnere all’Università di Glasgow, propone però una soluzione inedita: costruire la sfera in un sistema binario dove una delle due stelle è molto più piccola.
Come funziona il “trucco” gravitazionale
L’idea di McInnes è affascinante: la sfera circonda la stella più piccola, che orbita attorno alla stella principale. Il movimento orbitale della stella minore funziona come una sorta di ancora gravitazionale, mantenendo la sfera in posizione stabile lungo la sua orbita attorno alla stella più grande.
Condizioni necessarie:
- la stella più piccola deve avere massa pari o inferiore a un decimo rispetto a quella principale;
- la sfera deve essere estremamente leggera e sottile;
- e, naturalmente, bisogna ignorare per ora i dettagli ingegneristici reali, come resistenza dei materiali, radiazioni o modalità di costruzione.
Ancora pura teoria, ma con implicazioni affascinanti
Lo studio, pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, non fornisce un piano di costruzione pratico, ma apre nuove ipotesi sull’esistenza di megastrutture aliene.
Infatti, uno degli obiettivi principali della ricerca su Dyson è anche astronomico: individuare anomalie nella luce delle stelle che potrebbero indicare la presenza di tali strutture.
Sebbene ancora lontanissima dalla realtà tecnologica umana, l’idea di una Sfera di Dyson potenzialmente stabile in un sistema binario affascina scienziati e sognatori. Forse, da qualche parte nella galassia, una civiltà ha già trovato il modo di abitare una stella. Dove la fantascienza incontra la fisica, nascono nuove possibilità per il futuro dell’umanità (e oltre).
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