Ormai al giorno d’oggi sono sempre di più i dispositivi SmartHome che ci permettono di controllare alcuni devices domestici tramite smartphone. Possiamo regolare la temperatura della nostra casa, far partire la lavatrice, controllare cosa fa il gatto o nostro figlio quando non ci siamo e accendere le luci prima di tornare a casa.
Tutti questi dispositivi sono connessi ad internet per poter essere collegati tra loro o con il nostro smartphone. Questo perché si pensa che funzionalità come il controllo remoto e l’intelligenza artificiale renderanno la nostra vita più facile e più sicura. E se invece ci esponessero anche a dei rischi? Tutti i dispositivi connessi ad internet infatti potrebbero essere vittima di attacchi da parte di hacker. Mettendo a rischio la privacy e la sicurezza di tutti gli utenti che ne fanno uso.
Questo rischio ha spinto alcuni governi a metter a punto un codice di comportamento per tutti i produttori di questo tipo di dispositivi. Con questo codice si tenterà di impedire che i dispositivi per la domotica siano presi di mira dagli hacker.
Le linee guida di questo codice propongono semplici passaggi da seguire per i produttori di smart device per la casa. Dovranno assicurarsi che i dati degli utenti siano archiviati in modo sicuro e che software e password vengano aggiornati di frequente.
Il codice specifica però anche quanto sia difficile essere protetti al 100% se si utilizzano dispositivi connessi ad internet. Con questi device abbiamo pieno controllo della nostra casa e della nostra vita, non è difficile immaginare cosa accadrebbe se questo controllo totale finisse nelle mani sbagliate.
In rete si trovano centinaia di migliaia di dispositivi per la SmartHome acquistabili online. Molti dei quali prodotti da ditte sconosciute di cui non si conosce l’affidabilità. Ovviamente i dispositivi di grandi marchi non sono immuni da eventuali attacchi, anche perché molte aziende blasonate hanno aggiornato in fretta il loro catalogo prodotti riguardo questo tipo di dispositivi per stare al passo con i mercati. Un lavoro forse svolto troppo di corsa per poter essere sicuri che garantisca la nostra sicurezza.
Il consiglio che gli esperti ci danno è quello di comprare cose che sembrino affidabili, assicurarsi che siano sempre aggiornate all’ultimo software, e prestare attenzione a eventuali segnali di anomalie. Se qualcosa ci sembra diverso dal solito, o notiamo interferenze o malfunzionamenti, meglio spegnere il dispositivo e magari segnalare al produttore.
Il problema è che a volte può essere difficile accorgersi che il nostro dispositivo domestico è stato manomesso o violato. Per esempio possiamo facilmente notare se il cellulare o il computer sono stati attaccati, magari trovando delle impostazioni disattivate o notando rallentamenti nel funzionamento. Ma come potremmo accorgerci che un baby monitor abilitato ad internet trasmette le immagini di nostro figlio a qualcun’altro?
Quello che possiamo fare è tenere sotto controllo ad esempio i led che indicano l’attività delle webcam e tenere un registro dettagliato di tutte le attività del dispositivo. Soprattutto bisogna cambiare spesso la password e non lasciare mai quella impostata dal produttore.
Nella realtà comunque gli attacchi hacker tramite dispositivi per la casa, difficilmente sono rivolti contro di noi per violare la nostra casa. Generalmente questo tipo di attacchi sono diretti verso l’internet stesso, minando il suo funzionamento dall’interno.
Il caso più eclatante di questo tipo di attacchi è stato nel 2016. Un gruppo di hacker ha infatti utilizzato un consistente numero di dispositivi per la casa con connessione internet mal protetti per sovraccaricare il sistema ed i server di Dyn con milioni di richieste. Anche se pochi la conoscono, Dyn è una società che gestisce i servizi in rete per alcune altre grandi aziende. Gli hacker portando al crash di Dyn hanno creato enormi problemi a piattaforme sue clienti come Amazon, BBC, Twitter e Netflix.
Questo è comunque solo l’inizio. Il numero di questo tipo di dispositivi è in crescita vertiginosa, e con esso aumenteranno anche gli attacchi sia in numero che in varietà. Per questo motivo è bene prendere provvedimenti subito, con azioni tipo il codice di comportamento per i produttori, in modo da prevenire attacchi futuri e rendere più sicuri i nostri dispositivi.
Per il momento se per qualsiasi motivo dubitiamo di un apparecchio, meglio scollegarlo dalla rete. Soprattutto se è un dispositivo economico che non ha la possibilità di essere aggiornato. Contattare il produttore per avere specifiche dettagliate e disponibilità di aggiornamenti. Cambiare spesso la password. Se poi proprio non ci sentiamo sicuri, allora meglio mettere via l’oggetto e rimandare l’utilizzo a quando ne avremo a disposizione di più sicuri. Nel caso non abbiamo particolarmente bisogno di una determinata funzionalità per la casa, allora meglio non comprare affatto alcuni device, se non è indispensabile, possiamo evitarlo.
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