In ogni sfera sociale, ambito professionale, settore merceologico, ci sono miti e leggende che si perpetuano per anni – e in taluni casi per secoli – e vengono accettati così come sono. Senza che qualcuno si prenda la briga di sfatarli o senza che qualcuno abbia voglia di farlo. Anche perché, essendo essi ben radicati, rischierebbe pure di essere snobbato e non creduto. Non è esente da ciò il mondo degli smartphone, nel quale pure si perpetuano da anni falsi miti. In questa sede, vogliamo sfatare cinque falsi miti che circolano sul conto degli smartphone Android. Dalla batteria alla fotocamera passando per la privacy.
Falsi miti su smartphone Android: usare solo il caricabatterie in dotazione
Visto che il tema della durata della batteria è sempre molto sentito, partiamo proprio da quello. Da anni circola la voce che sarebbe consigliabile, per ricaricare uno smartphone Android, usare solo il caricabatterie dato in dotazione. Se questo mito fosse vero, ci sarebbero molti più smartphone scarichi nelle biblioteche, negli uffici, e in qualsiasi luogo affollato. Qualcosa di vero però c’è: ogni caricabatterie offre specifiche differenti in quanto ad amperaggio, wattaggio e voltaggio, tutti dati che influiscono sulla ricarica di un dispositivo, ma l’unica variazione che si può ottenere è un tempo minore o maggiore di ricarica. Quindi, tutt’al più, rischiate di metterci più tempo per ricaricare il vostro smartphone Android.
Davvero lo sfondo nero consuma meno batteria? Altro falso mito, almeno in parte
Se avete uno smartphone Android avrete sentito la mitica affermazione: “Metti lo sfondo nero, cosi la batteria dura di più!”. Trattasi di un altro falso mito, almeno in parte. Questo succede quando si dispone di un dispositivo con display a LED (quindi anche Super AMOLED, AMOLED e OLED). Ciò in quanto essi non vengono illuminati e rimangono quindi spenti e consumano così meno energia. Il mito è invece da sfatare quando si parla di smartphone o tablet che utilizzano display LCD, giacchè anche uno sfondo nero verrà illuminato.
Fotocamera da 20 MP migliore di una da 8? Altro falso mito
La matematica, si sa, non è un’opinione. Ma quanto a Megapixel di una fotocamera come parametro di qualità per la stessa, forse sì. Se uno smartphone Android sfoggia numeri formidabili in termini di Megapixel della fotocamera, non è detto che sia il migliore in quel campo. Di fatti, in una fotocamera conta anche il software che gestisce il tutto e altri componenti, come stabilizzatore, ottico o digitale, laser autofocus, dimensione dei pixel ed altro ancora. Non a caso, il Galaxy S7 offre una delle migliori fotocamere nonostante offra solo 12 MP. Oppure si pensi al caso dell’iPhone, che con soli 8 MP ha garantito risultati impeccabili.
Caricare una batteria oltre il 100% la danneggia? Dipende dal contesto
Caricare uno smartphone Android oltre il 100% può provocare danni alla batteria? No. Gli smartphone Android sono in grado di capire quando hanno ricevuto il giusto quantitativo di energia e fermare il processo di carica quando necessario. E ciò serve per rassicurare chi lo lascia sotto carica per tutta la notte. Tuttavia, occorre fare dei distinguo. Infatti, caricare il telefono comporta un aumento della temperatura della batteria. Questo può costituire un problema se lo si lascia in posti angusti dove il calore fatica a disperdersi, come ad esempio sotto un cuscino. Meglio dunque ricaricare per tanto tempo il proprio smartphone in un luogo ben areato e senza cover.
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Ripristinare lo smartphone Android per la propria privacy: ecco invece come fare
In genere ripristiniamo il nostro smartphone quando lo vendiamo o lo prestiamo per un po’ di tempo ad altre persone. Tuttavia, proprio come quando si formatta un PC, i dati non vengono veramente cancellati dalla memoria. Semplicemente si comunica allo smartphone che quello spazio è libero e pronto ad essere sovrascritto con nuovi dati. L’unico modo per resettare realmente lo smartphone Android è crittografare il tutto, oppure resettarlo e riempire l’intera memoria con foto in alta definizione.