Sonno lungo o breve? Gli studi sfatano delle convinzioni fin troppo diffuse!

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Un terzo degli inglesi soffre di disturbi del sonno e un quarto si dice convinto di non dormire a sufficienza. Secondo uno studio condotto da ricercatori della School of Medicine della NYU Langone Health, tutti i dubbi in merito possono essere chiariti anche con una semplice corretta informazione, visto che sull’argomento ancora in pochi risultano consci dell’importanza del sonno.

 

Un grave problema di disinformazione

Diversi sono in fatti i miti da sfatare circa l’argomento sonno, tra cui i più celebri sono: dormire prima di mezzanotte è più salutare che farlo in altri orari e quello secondo cui bere un bicchierino prima di andare a letto può aiutare ad addormentarci più velocemente. Ma quanto c’è di vero in tutto questo?

Sviliti dai troppi preconcetti che circolano sull’argomento, gli scienziati della School of Medicine della New York University, negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio in materia, recentemente pubblicato sulla rivista Sleep Health. Rebecca Robbins, ricercatrice e autrice principale della ricerca, si è documentata insieme ai suoi colleghi su oltre 8.000 siti web per carpire più notizie possibile sull’argomento e poi l’hanno presentata a un comitato di esperti. Questo ha pertanto permesso al team di sfatare alcune diffuse credenze sul sonno, con risultati molto interessanti.

 

Lo studio ha smentito alcune diffuse convinzioni

Una prima convinzione particolarmente diffusa è che 08; secondo il professor Jean-Louis Girardin, che ha preso parte allo studio, questo è l’assunto più problematico che il team ha dovuto affrontare; infatti, un adulto dovrebbe dormire tra le 7 e le 10 ore a notte.

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Da recenti sondaggi risulta che la maggior parte degli adulti dorme meno di 7 ore a notte e, ovviamente, questo non è senza conseguenze per la salute. “Il sonno svolge un ruolo cruciale nell’equilibrio metabolico e termodinamico, nella ricostruzione dei tessuti, nella rigenerazione delle ferite, nella crescita, nella memoria, nell’ordinamento delle idee e nella regolazione delle emozioni“, ha dichiarato il professor Girardin nel suo resoconto.

 

Russare non è solo fastidioso, ma è anche pericoloso!

Un altro mito da sfatare è stato quello secondo cui russare è fastidioso, ma tuttavia innocuo: gli scienziati hanno acclarato che anche questo mito è falso. Ovviamente, parliamo di un russare cronico e non del tipo che accompagna puntualmente le nostre notti quando abbiamo il raffreddore. Questa manifestazione di apnea del sonno non deve essere presa alla leggera.

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Questo disturbo del sonno aumenta il rischio di attacchi cardiaci, fibrillazione atriale, asma, ipertensione, glaucoma, cancro, diabete, problemi renali, disfunzioni cognitive e disturbi del comportamento. Questo è il motivo per cui è essenziale consultare qualcuno se ci accorgiamo di disturbare il sonno altrui con il nostro russare, non solo per il nostro partner, ma soprattutto per la nostra salute!

 

Un consulto medico può essere d’aiuto

L’ultima diffusa convinzione che i ricercatori hanno affrontato è stata quella secondo cui non importa quando si dorme, finché si dorme: anche questa è risultata falsa, dal momento che nottate lavorative e ore di sonno suddivise in più sessioni hanno un impatto negativo sulla salute. Questo è il motivo per cui deve essere rispettato un regime del sonno quanto più regolare possibile. La sincronizzazione del nostro orologio interno è principalmente dovuto al ciclo luce/buio.

Le persone poi che soffrono di mancanza di sonno, sono sovrappeso o addirittura obese e soffrono di disturbi dell’umore e dell’attenzione. Gli studi hanno dimostrato che a lungo termine, questo può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, ulcere, depressione e alcuni tipi di cancro. Pertanto, per quanto possano essere diffuse determinate convinzioni, l’idea migliore è sempre quella di informarsi al meglio e, perchè no, consultare un terapista del sonno per non cadere nella trappola della disinformazione, con serie conseguenze sulla salute.

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