Space X, l’azienda aerospaziale di Elon Musk, continua a collezionare grandi risultati. La missione NROL-76 rappresenta un passo importante per questa realtà, la realizzazione di un obiettivo inseguito per anni, quello di lavorare con il governo Usa. La certificazione necessaria è arrivata nel 2015 e da allora Space X ha sempre cercato un accordo, adesso il sogno è realtà ed è partita la prima missione per conto del Dipartimento della Difesa.
Ciò che è da sottolineare circa il contratto siglato è la prima volta che un simile accordo non vede coinvolta United Launch Alliance, realtà viglia di una joint venture tra i giganti Boeing e Lockheed Martin. Musk ha più volte lamentato il monopolio che ULA (pronta per un nuovo lancio verso la ISS) ha avuto sui lanci spaziali nell’ultimo decennio, ma ora tutto è cambiato. Scopriamo insieme i dettagli dell’ultima missione Space X.
Space X rompe il monopolio ULA
Il satellite militare NROL-76 è stato lanciato in orbita, il lancio avvenuto in queste ore al Kennedy Space Center è stato un successo, nonostante condizioni atmosferiche non perfettamente favorevoli. Da registrare il timore dovuto alle forti raffiche di vento, un problema che lo stesso Elon Musk ha fatto presente tramite il suo profilo Twitter.
Il lancio sarebbe dovuto avvenire il 30 aprile, ma il sensore del primo stadio aveva bisogno di una messa a punto, dunque Space X ha deciso di rinviare il tutto di 24 ore. Poco male, considerando l’ottimo risultato, tutto è andato per il verso giusto, compreso il recupero del primo stadio, che è atterrato sulla piattaforma Landing Zone 1 come previsto.
Come abbiamo detto, è un momento storico perché mai prima di ora Space X aveva lavorato per un ente governativo. Stando a quanto si legge su The Verge, è stato messo in orbita un satellite segreto di un’agenzia di spionaggio americana, dunque anche c’è anche un po’ di mistero attorno a questa operazione.
Fonte: inquisitr.com