SpaceX parte con un carico carico di… formiche, avocado e un braccio robotico di dimensioni umane. Il tutto è volato verso la Stazione Spaziale Internazionale, domenica scorsa. La consegna è la 23esima dell’azienda per la NASA, in poco meno di un decennio.
Un razzo Falcon riutilizzato è schizzato nel cielo prima dell’alba dal Kennedy Space Center della NASA. Dopo aver sollevato la capsula Dragon, il primo stadio è atterrato in posizione verticale sulla nuova piattaforma oceanica di SpaceX, denominata A Shortfall of Gravitas. Il fondatore di SpaceX, Elon Musk, ha continuato la sua tradizione del nominare le navicelle di recupero in omaggio allo scrittore di fantascienza Iain Banks e alla sua serie Culture.
Il Dragon trasporta più di 2.170 chilogrammi di rifornimenti ed esperimenti e cibo fresco, inclusi avocado, limoni e persino gelati per i sette astronauti della stazione spaziale. A completare il carico, anche campioni di cemento, celle solari e altri materiali che saranno sottoposti a assenza di gravità.
Mentre il braccio robotico…
Il braccio robotico sperimentale di una start-up giapponese, nel frattempo, tenterà di avvitare gli elementi insieme al suo debutto orbitale ed eseguire altre faccende banali normalmente svolte dagli astronauti. I primi test verranno effettuati all’interno della stazione spaziale. I futuri modelli del robot di Gitai Inc. si avventureranno nel vuoto dello spazio per fare pratica con i satelliti e altri lavori di riparazione, ha fatto sapere Toyotaka Kozuki, chief technology officer. Già nel 2025, una squadra di questi bracci robotici potrebbe aiutare a costruire basi lunari ed estrarre risorse preziose dalla Luna.
SpaceX ha dovuto abbandonare alcuni esperimenti a causa dei ritardi derivanti dal COVID-19. Era il secondo tentativo di lancio. Il lancio di sabato è stato sventato dal maltempo.
La NASA si è rivolta a SpaceX e ad altre società statunitensi per consegnare merci ed equipaggi alla stazione spaziale, una volta terminato il programma dello Space Shuttle nel 2011.