News

Morte dallo spazio: la possibilità di essere colpito da un detrito orbitale

Se purtroppo c’è qualcosa in cui l’uomo è bravo, è creare tanta spazzatura dal non riuscire a gestirla e processarla. Sia sulla terraferma che in acqua, il mondo è pieno dei nostri scarti, e lo è persino lo spazio e l’orbita del pianeta. Tutto intorno a noi orbitano infatti pezzi di satelliti e di velivoli che nei decenni si sono accumulati ed è un problema.

Quanto è possibile morire a causa della spazzatura dello spazio? Teoricamente molto, ma molto piccola eppure un recente studio ha voluto calcolare l’effettiva possibilità. Il risultato è che in realtà nel prossimo decennio c’è il 10% che almeno una persona finisca colpita da un detrito orbitale. Si tratterebbe anche di una stima prudente secondo i ricercatori e questo a causa dell’aumento dei lanci privati.

 

La nostra spazzatura dello spazio può uccidere qualcuno?

Per i primi anni dell’esplorazione spaziale si è tenuto poco conto della spazzatura lasciata nello spazio dall’uomo. Che nuova era d’oro però sta cambiando un po’ le carte in tavola. Non solo le agenzie spaziali che guardando in su sono sempre di più, nel senso che sempre più nazioni si stanno impegnando in tal senso, ma ci sono anche i privati. Tra lanci di razzi e il numero di satelliti in orbiti, ogni volta bisogna calcolare nuove traiettorie.

Il risultato è che il rischio di un pezzo di spazio che ci finisca in testa è sempre più alto tanto che proprie alcune di queste agenzie e alcuni privati stanno lavorando per cercare di migliorare la situazione. Da un lato si parla di ridurre i detriti ad ogni lancio, come con i razzi riutilizzabili, ma anche di missione per il recupero dei pezzi più grandi, ma su questo fronte è tutto ancora molto lento.

Giacomo Ampollini

Recent Posts

Dopamina: Non è l’ormone della felicità globale, ma un messaggero locale del cervello

Per anni la dopamina è stata raccontata come la "molecola della felicità", una sorta di interruttore generale che accende il…

14 Luglio 2025

Nurabot, il robot infermiere arriva in Italia nel 2026

In un momento storico segnato dalla cronica carenza di personale sanitario, arriva una risposta tecnologica che promette di trasformare radicalmente…

14 Luglio 2025

I fili della memoria: come i khipu inca raccontano siccità e diluvi del passato

Incastonati nella storia andina, i khipu (o quipu) sono sistemi di corde annodate usati dagli Inca per registrare informazioni. Per…

14 Luglio 2025

Parkinson: In arrivo un’iniezione settimanale che potrebbe cambiare la terapia

Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce milioni di persone nel mondo, causando tremori, rigidità muscolare e…

14 Luglio 2025

Il mito del maschio alfa: la scienza smonta uno stereotipo sociale

Per decenni ci siamo abituati a pensare alla figura del maschio alfa come dominante per natura, nel mondo animale così…

14 Luglio 2025

Sonno e inquinamento luminoso: un problema per la salute

Dormire bene è una porzione di tempo fondamentale per mantenersi in salute, ma il sonno può essere disturbato con facilità.…

13 Luglio 2025