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Morte dallo spazio: la possibilità di essere colpito da un detrito orbitale

Se purtroppo c’è qualcosa in cui l’uomo è bravo, è creare tanta spazzatura dal non riuscire a gestirla e processarla. Sia sulla terraferma che in acqua, il mondo è pieno dei nostri scarti, e lo è persino lo spazio e l’orbita del pianeta. Tutto intorno a noi orbitano infatti pezzi di satelliti e di velivoli che nei decenni si sono accumulati ed è un problema.

Quanto è possibile morire a causa della spazzatura dello spazio? Teoricamente molto, ma molto piccola eppure un recente studio ha voluto calcolare l’effettiva possibilità. Il risultato è che in realtà nel prossimo decennio c’è il 10% che almeno una persona finisca colpita da un detrito orbitale. Si tratterebbe anche di una stima prudente secondo i ricercatori e questo a causa dell’aumento dei lanci privati.

 

La nostra spazzatura dello spazio può uccidere qualcuno?

Per i primi anni dell’esplorazione spaziale si è tenuto poco conto della spazzatura lasciata nello spazio dall’uomo. Che nuova era d’oro però sta cambiando un po’ le carte in tavola. Non solo le agenzie spaziali che guardando in su sono sempre di più, nel senso che sempre più nazioni si stanno impegnando in tal senso, ma ci sono anche i privati. Tra lanci di razzi e il numero di satelliti in orbiti, ogni volta bisogna calcolare nuove traiettorie.

Il risultato è che il rischio di un pezzo di spazio che ci finisca in testa è sempre più alto tanto che proprie alcune di queste agenzie e alcuni privati stanno lavorando per cercare di migliorare la situazione. Da un lato si parla di ridurre i detriti ad ogni lancio, come con i razzi riutilizzabili, ma anche di missione per il recupero dei pezzi più grandi, ma su questo fronte è tutto ancora molto lento.

Giacomo Ampollini

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