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Stephen Hawking è pronto ad andare nello spazio, grazie a Richard Branson

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Da diversi decenni Stephen Hawking sta studiando, teorizzando e scrivendo tutto quello che possiamo immaginare sull’universo; adesso sta per avere la possibilità di vedere da vicino l’oggetto dei suoi studi. Tutto questo grazie alla generosità, ed al fiuto per il marketing, di sir Richard Branson, proprietario di Virgin.

SpaceX infatti non è l’unica impresa privata ad investire milioni di dollari nei viaggi spaziali, anche il gruppo Virgin ha il suo ramo dedicato ai viaggi extra atmosfera, la Virgin Galactic. I requisiti per diventare astronauti infatti sono molti rigidi, e richiedono una forma ed una preparazione fisica ampiamente sopra la media. Le sollecitazioni conseguenti all’uscita dall’atmosfera infatti possono essere molto pesanti per il corpo umano, almeno utilizzando i sistemi “tradizionali”. Ecco quindi che entra in gioco la Virgin Galactic, con i suoi avveniristici velivoli.

spaceship two in volo

“I miei tre figli mi hanno dato una gioia grandissima, e posso dirvi qual’è l’unica cosa che mi farebbe altrettanto felice: viaggiare nello spazio” ha dichiarato Stephen Hawking al Good Morning Britain, “ho già sperimentato un volo a gravità zero che mi ha permesso di galleggiare come fossi privo di peso. La mia ambizione ultima è però quella di volare nello spazio. Ero convinto che nessuno avrebbe acconsentito a portarmici, fino a quando Richard Branson mi ha offerto un posto sul Virgin Galactic, ed ho detto subito di si”.

virgin spaceship two in volo

Virgin Galactic promette un’esperienza di volo orbitale confortevole come un volo di linea, garantendo però 6 minuti di assenza di gravità. Non potrete raggiungere la ISS però, perchè il volo si distanzia di “solo” 100km dalla superficie terrestre. I biglietti partono da 200.000$.

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virgin spaceship two

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Nessuno dei due ha ancora diffuso i dettagli del viaggio, ed ovviamente non c’è ancora una data. Considerato poi che Virgin Galactic non ha ancora una attività avviata, e che l’ultimo volo di collaudo degli aerei della compagnia, nel 2014, ha avuto come risultato l’esplosione del velivolo, con conseguente morte del co-pilota e grave ferimento del pilota, possiamo ragionevolmente pensare che l’astrofisico più famoso del mondo dovrà aspettare un po’ di tempo prima di poter fuggire dal giogo dell’atmosfera.

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