I ricercatori hanno recentemente scoperto il tallone d’Achille degli organismi più resistenti finora conosciuti: il riscaldamento globale. I tardigradi sono esseri microscopici, che possono sopravvivere al vuoto dello spazio, al congelamento o all’esposizione alle radiazioni, ma a quanto pare non sono in grado di sopportare l’esposizione a lungo termine alle alte temperature. Uno studio ha infatti dimostrato che alcuni esemplari, esposti ad una temperatura di 37 gradi per circa 24 ore, presentavano un tasso di mortalità del 50% più alto del normale.
Gli esemplari sono stati raccolti in Danimarca, dove i ricercatori che li hanno inizialmente studiati avevano già avvertito della loro scarsa propensione a vivere in condizioni di calore prolungato, lasciando però agli esperti il compito di approfondire il destino di queste creature qualora si trovino a vivere in un mondo più caldo. “Il riscaldamento globale sta già avendo effetti dannosi in tutto il mondo ed è quindi importante comprendere come l’aumento delle temperature può influire sugli animali“, hanno scritto i ricercatori dell’Università di Copenaghen. “Stiamo studiando la tolleranza alle alte temperature del Ramazzottius varieornatus, un tardigrado presente nei corsi d’acqua dolce“.
Tra gli esseri viventi più resistenti conosciuti, i tardigradi non riuscirebbero a sopportare le alte temperature per lunghi periodi
Il team ha raccolto un campione di sedimenti da una grondaia che conteneva tardigradi adulti. Il dottor Ricardo Neves, che ha partecipato alla ricerca, ha dichiarato in merito: “Gli esemplari utilizzati in questo studio sono stati raccolti dalle grondaie di una casa situata a Niva, in Danimarca. Abbiamo valutato l’effetto delle esposizioni alle alte temperature nei tardigradi e abbiamo anche studiato l’effetto di un breve periodo di acclimatazione su di essi“; essi hanno scoperto che circa il 50% dei tardigradi è morto quando la temperatura è stata portata a 37 gradi, ma ritengono che se avessero avuto il tempo di acclimatarsi, avrebbero resistito fino ai 39 gradi.
“Il fatto che la temperatura considerataletale per R. varieornatus sia così vicino alla temperatura massima prevista in Danimarca, dove sono stati raccolti i campioni utilizzati in questo studio, è abbastanza preoccupante“, ha detto Neves. “Prima del nostro studio, i tardigradi erano considerati l’unico organismo sulla Terra a poter sopravvivere ad un evento catastrofico, ma ora sappiamo che non è così. Mentre essi sono sicuramente tra gli organismi più resistenti che abitano il nostro pianeta, è ormai chiaro che sono vulnerabili alle alte temperature“.