Anche se la guerra fredda è ormai soltanto un ricordo, i recenti avvenimenti di politica estera hanno risvegliato un certo senso di paura ed inquietudine che mancava praticamente dagli anni ’80. Le recenti dichiarazioni dell’imprevedibile Korea del Nord poi, dopo l’attacco missilistico americano in Siria, rendono questo rischio ancora più tangibile. Le testate nucleari sono sicuramente qualcosa che spaventa, ma non tutti sanno quale possa essere l’effettiva pericolosità di queste armi.
Un attacco nucleare sarebbe effettivamente devastante, ma non è sicuramente la cosa peggiore che possa capitare. Il disastro della centrale nucleare di Fukushima ad esempio ha creato un danno ambientale superiore a quello di una testata nucleare koreana, anche se il bilancio dei morti è stato ovviamente inferiore.
In definitiva quindi, quali sarebbero le conseguenze di una guerra nucleare in Italia? Quanti sarebbero i morti? Quali sarebbero le conseguenze?
Calcolando sul lungo periodo, anche le conseguenze di una sola testata sarebbero disastrose, ed una piccola guerra nucleare, ad esempio tra India e Pakistan, avrebbe come ripercussione indiretta la morte di quasi un terzo della popolazione mondiale, tra malattie dovute alle radiazioni, e danni ai raccolti ed all’ambiente.
Le esplosioni nucleari sul nostro pianeta però sono state moltissime; a partire dal luglio 1945, in cui avvenne il primo test americano, si contano 2.421 esplosioni, di cui, escludendo Hiroshima e Nagasaki, nessuna ha causato danni diretti notificabili e rischiosi per l’umanità. Le esplosioni di test sono avvenute ovviamente tutte in ambienti isolati e controllati, quindi i danni sono direttamente correlati alle caratteristiche del bersaglio, ed alla potenza della bomba. Vediamo cosa succederebbe se uno stato con una bomba atomica decidesse di colpire un bersaglio Italiano.
Cosa succede quando esplode una Testata Nucleare
Gli effetti sono molto complessi da descrivere. Questi sono i quattro effetti principali, indicati sulla mappa.
Raggio dell’esplosione: É la palla di fuoco generata dall’esplosione della bomba; in questo raggio abbiamo il danno massimo. Se la detonazione avviene sopra il 140m (come nel nostro caso) di altitudine non avremo un fallout importante
Raggio delle radiazioni: Tutto ciò che si trova a questa distanza dal cuore dell’esplosione sarà investito da un onda radioattiva; percentuale di mortalità tra il 50% ed il 90%, anche a distanza di settimane dall’esplosione
Spostamento d’aria: Lo spostamento d’aria provocato dall’esplosione rende l’aria rarefatta; il cambiamento di pressione quindi genera un vento fortissimo che distrugge la maggior parte degli edifici costruiti dall’uomo, sradica le piante e provoca seri danni ai corsi d’acqua
Radiazioni termiche: Gli esseri viventi che si trovano in questo raggio, e non riescono a trovare riapro, subiscono ustioni di terzo grado. Poiche la radiazione penetra la pelle velocemente, i nervi vengono danneggiati, togliendo il senso del dolore; la percentuale di vittime esposte a queste radiazioni (che non penetrano comunque gli edifici) è del 100%
Korea del Nord, testate nucleari sull’Italia
La Korea del Nord è uno stato, e si presuppone che un suo attacco andrebbe a colpire obbiettivi militari sul nostro territorio. Le detonazioni simulate presentano solo le conseguenze immediate di un’esplosione aerea (come quelle giapponesi di Hiroshima e Nagasaky) a circa 670m dal terreno, per massimizzare il potenziale distruttivo sulle strutture.
Vediamo quali potrebbero esseregli obbiettivi militari appetibili per la Korea.
Quanto è potente la bomba atomica della Korea del Nord
Le testate nucleari del caro leader hanno una potenza di 10 Kiloton, considerata medio-bassa (circa la metà di quella sganciate su Nagasaki).
Raggio dell’esplosione: 150 metri
Raggio delle radiazioni: 1.5km
Spostamento d’aria: 1,51km
Radiazioni termiche: 1,53km
Camp Darby, Pisa:
La base di Camp Darby è uno dei presidi militari americani più vasti nel nostro paese, situato in Toscana a pochi chilometri da Pisa. Il bilancio delle vittime tiene conto soltanto della popolazione italiana, non avendo notizie della popolazione all’interno della base.
Vittime: 260
Feriti: 900
Base Nato di Aviano, Pordenone
La base di aviano si trova in una zona più popolata rispetto a Camp Darby, il computo delle vittime è quindi inequivocabilmente più alto.
Vittime: 940
Feriti: 3.060
Se fossero vere le notizie per cui la base di Aviano custodisce una testata nucleare, e questa dovesse essere innescata dalla bomba Koreana, le conseguenze sarebbero decisamente differenti
Vittime: 3.660
Feriti: 23.200
Raggio dell’esplosione: 380 metri
Raggio delle radiazioni: 1,11 km
Spostamento d’aria: 3,6 km
Radiazioni termiche: 4,38 km
Aeroporto Militare Decimo Mannu, Sardegna
Altro obbiettivo militare, in zona mediamente popolata, questa volta però isolata, essendo in un’isola.
Vittime: 940
Feriti: 4.050
Quirinale, Roma
Il presidente della Repubblica potrebbe essere comunque un obbiettivo strategico, ed essendo in una zona densamente popolata le conseguenze potrebbero essere tragiche.
Vittime: 75.570
Feriti: 253.970
Attacco terroristico nucleare
La possibilità di un attacco terroristico con armi nucleari è remoto, ma non impossibile. La differenza è che avverrebbe quasi sicuramente a terra, diminuendo l’effetto distruttivo, ma aumentando le ripercussioni sull’ambiente ed i danni a lungo termine.
Quanto è potente una testata nucleare terroristica
Si stima che il mercato nero offra testate al massimo potenti come quelle della Korea del Nord. Considerato che però l’esplosione avverrebbe a livello del suolo, gli effetti sarebbero decisamente differenti.
Raggio dell’esplosione: 200 metri
Raggio delle radiazioni: 1.5km
Spostamento d’aria: 1km
Radiazioni termiche: 1,41km
Oltre a questo, avremmo anche uno spostamento d’aria primario, che distruggerebbe qualsiasi edificio nel raggio di 470m (indicato in rosso), ed una scia radioattiva, trasportata dal vento, che potrebbe raggiungere i 98km.
Piazza Duomo, Milano
Uno dei simboli dell’Italia. L’esplosione sarebbe circoscritta al centro città, distruggendo però tutta la parte storica della città, ma risparmiando le strutture più recenti. Duomo e Teatro alla Scala verrebbero polverizzati, ed il castello sforzesco distrutto quasi completamente. L’alta densità della città però provocherebbe moltissimi morti.
Vittime: 28.180
Feriti: 70.250
Cappella della Sacra Sindone, Torino
Un attacco a Torino ci farà dimenticare il Duomo, la Mole Antonelliana ed il museo Egizio. Gli argini della Dora verrebbero gravemente danneggiati e con buona probabilità finirebbero per inondare la città, ma non prima di averla pervasa da una fitta coltre di vapore. Il Fallout Radioattivo potrebbe raggiungere la Francia.
Vittime: 29.550
Feriti: 72.340
Piazza San Pietro, Roma
Il computo delle vittime in questo caso non è dei più tragici, ma perderemmo completamente la Cappella Sistina, i Musei Vaticani, la Basilica di San Pietro e praticamente tutta la città del Vaticano. Anche qui il Tevere contribuirebbe alla tragicità dello scenario, con una forte nebbia densa subito dopo l’esplosione.
Russia
Non ci sono reali motivi per cui la Russia dovrebbe attaccare l’Italia, ma se lo facesse potrebbe molto facilmente cancellare il nostro paese.
Quanto sono potenti le testate nucleari Russe.
La Tsar Bomba, la più potente arma nucleare che sia stata fatta esplodere, è potente come 50 delle testate koreane, ovvero 50 Megaton.
Raggio dell’esplosione: 4,62 km
Raggio delle radiazioni: 3,14 km
Spostamento d’aria: 20,7 km
Radiazioni termiche: 60 km
Roma, Lazio
Tutta la città verrebbe spazzata via, tutti gli edifici esistenti, fino ad Ostia, crollerebbero inesorabilmente. Il bilancio delle vittime sarebbe catastrofico.
Vittime: 2.648.300
Feriti: 845.670
Milano, Lombardia
Da Rozzano a Monza non rimarrebbe nulla in piedi, e chi si troveasse a passeggiare tra Piacenza ed Arona subirebbero ustioni mortali di terzo grado. L’ondata termica raggiungerebbe anche la Svizzera.
Vittime: 2.777.020
Feriti: 2.018.470
Cagliari, Sardegna
Una sola bomba Russa spazzerebbe via metà delle basi americane ospitate in Sardegna, con un impatto strategico enorme, ed una quantità di vittime decisamente inferiore ai casi precedenti.
Vittime: 403.150
Feriti: 140.080
Conclusioni
Forse i numeri visti su delle mappe (per cui ringraziamo vivamente la app del blog Nuclear Secrecy, che potete utilizzare anche voi), rendono la Korea del Nord meno spaventosa, ma ci fanno capire anche che un escalation Nucleare porterebbe davvero alla fine del mondo come lo conosciamo. Il nostro futuro è sempre di più nelle nostre mani, e non possiamo dimenticare la citazione di Albert Einstein:
Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre.