A quanto pare, TIM Italia avrebbe preso seriamente in considerazione l’idea di contrastare l’avanzare dell’operatore virtuale di rete Free Mobile introducendo un proprio servizio di gestione virtuale della rete che basa la propria efficacia sulla concessione di privilegi economici che garantiscano servizi ottimali a tariffe low-cost.
FreeMobile si pone quale diretta conseguenza della recente liberatoria concessa dalla Commissione e dal Garante Europeo per l’accorpamento delle società Wind – Tre Italia che, per conseguenza, vedranno l’ingresso in scena dell’operatore francese che opera in rete attraverso tariffe più che vantaggiose. Molte voci importanti, nel corso di queste ultime ore, citano la possibilità per TIM di prendere in mano le redini della situazione, visto e considerato che, insieme a Vodafone Italia, si trova sola a fronteggiare ora un colosso mondiale fornitore di servizi low-cost.
In modo da evitare la migrazione di un’ampia fascia d’utenza verso il nuovo operatore, la società avrebbe meditato e deliberato a favore di una rimodulazione delle tariffe TIM da realizzarsi mediante la creazione, entro e non oltre l’estate del 2017, di un operatore virtuale concorrente che contrasti l’avanzare della francese.
TIM, in tal caso, prevede di giocare in anticipo le sue carte vincenti in ottemperanza al progetto (già portato a termine in tempi recenti) voluto per l’acquisizione di Acote Noverca, notoriamente operante nel ramo delle cosiddette MVNO (Mobile Virtual Network Operator). Solo adesso, quindi, riusciamo finalmente a spiegarci il perché di questa apparente inspiegabile scelta di mercato. Col senno di poi, le cose hanno preso una linea del tutto differente.
L’acquisizione, in tal caso, è un tassello essenziale del progetto TIM per la creazione di un MVNO concorrente che punti alla convenienza ed alla competitività in un mercato che vede, nel breve termine, WIND-TRE, Vodafone e FreeMobile impegnate a garantirsi quanti più utenti possibile. L’operazione, ovviamente, si giocherà anche sul piano proprio delle infrastrutture, dell’assistenza tecnica pre e post-problema e della copertura di rete.
Il praticare prezzi abbordabili in assenza di uno dei requisiti sopra esposti, di fatto, equivale ad un nulla di fatto ed a poco varrebbe proporre listini considerevolmente competitivi. Siamo certi del fatto, comunque, che da parte di TIM Mobile e degli altri operatori si osserverà il mantenimento di un basso profilo prezzi e, contemporaneamente, di un alto profilo logistico che garantisca un reale vantaggio per tutti noi utenti, sempre alla ricerca dell’offerta migliore per chiamate, messaggi e navigazione internet in mobilità.
Staremo a vedere come evolverà la questione rete mobile con l’avvenire del nuovo anno, quando il quadro della situazione diverrà decisamente più chiaro. E tu, che cosa ne pensi al riguardo?
LEGGI ANCHE: Fusione Wind – Tre Italia, da oggi i due operatori sono una cosa sola