Un chip progettato al CERN attribuisce un opera a Raffaello

Date:

Share post:

Il famoso pittore italiano, il maestro Raffaello, morì 500 anni fa lasciando un patrimonio culturale ed artistico degno di rilievo ed importanza. L’importanza del pittore e l’alta qualità e tecnica delle sue opere, hanno fatto si che nel corso degli anni fossero realizzate molte copie e falsi. Ci sono anche alcune opere la cui attribuzione al maestro urbinate non è del tutto certa.

 

La dubbia attribuzione del dipinto a Raffaello

Ma per aiutarci a risolvere il mistero di alcune opere di Raffaello, potrebbe venirci in aiuto un chip sviluppato al CERN, utilizzato per scansionare le opere e attribuirle al maestro senza ombra di dubbio.

In particolare le ricerche si sono concentrate sul dipinto della Madonna con Bambino, che si riteneva non fosse stata realizzata direttamente dal maestro. Questo dipinto ha avuto una lunga storia ed ha viaggiato molto. Inizialmente era parte della Proprietà dei Papi, poi fu bottino di guerra di Napoleone e cambiò successivamente diversi proprietari approdando a Praga negli anni Trenta.

Numerosi esami svolti sul dipinto non sono riusciti ad attribuirne con certezza la paternità a Raffaello e la sua autenticità è stata a lungo discussa. Ma ora la tecnologia sviluppata al CERN potrebbe mettere fine alla diatriba sull’attribuzione del dipinto al maestro urbinate. Si tratta di un robot che basa la sua tecnologia su una scansione a raggi X.

 

Rtoo, un robot per la storia dell’arte

A progettare questo scanner all’avanguardia che utilizza il chip progettato al CERN, è la start-up cieca InsightART, il cui responsabile per le tecnologie è il fisico Josef Uher. Si tratta di un rilevatore a raggi X con dei rilevatori di fotoni chiamati Timepix. Questo scanner è in grado di acquisire le immagini spettroscopiche a raggi X grazie ad una piattaforma robotica.

Per ottenere 11 scansioni del dipinto, ci sono voluti ben 3 giorni, ma i risultati hanno condotto alla realizzazione di mappe ad alta risoluzione della composizione della pittura e hanno fornito nuove informazioni dettagliate sull’opera.

Il robot, denominato Rtoo è flessibile e modulare e consente dunque di analizzare oggetti di grandi dimensioni e oggetti tridimensionali come le statue. Questo sistema robotico utilizza il sistema di rivelatori di fotoni Timepix, sviluppato al CERN e “trasmesso” alla sturt-up cieca dal gruppo Knowledge Transfer del CERN il cui Transfer Knowledge Officer, Aurélie Pezous, sottolinea che: “La radiografia spettroscopica ad alta risoluzione ci consente di fare grandi progressi nella storia dell’arte. È un’ulteriore prova che le tecnologie del CERN hanno un’ampia gamma di applicazioni”.

Questo sforzo congiunto tra diversi enti e materie di studio molto lontane tra loro, come la fisica e la storia dell’arte, hanno permesso di ampliare la nostra conoscenza sulle opere di Raffaello, sulla sua tecnica e dipanato il mistero dietro l’attribuzione della Madonna col Bambino misteriosa.

Immagini: CERN / InsightART

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

Related articles

iPhone 17 Pro: le sette novità in arrivo il prossimo anno

Il 2025 sarà l'anno degli iPhone 17. Apple prevede di lanciare ben 4 differenti modelli, uno base, uno...

Recensione Shark Detect Pro: aspirapolvere di qualità con autosvuotamento

Shark Detect Pro è il nome della nuova gamma di scope elettriche intelligenti di Shark, azienda che nel corso degli...

Vischio: non solo tradizione e baci ma anche salute

Tra le tante, tantissime, tradizioni del periodo natalizio c'è quella del vischio. Si parla di una tradizione secolare...

Cosa succede nell’oceano quando due cicloni si scontrano?

Quando due cicloni tropicali si scontrano, si creano effetti complessi e straordinari sia nell’atmosfera sia nell’oceano. Un caso...