Un virus si sta diffondendo a causa dello scioglimento dei ghiacci

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Lo scioglimento dei ghiacci dell’artico causato dai cambiamenti climatici sta contribuendo alla diffusione di un antico virus che sta mettendo in serio pericolo le popolazioni di foche, lontre e leoni marini, stando ai risultati di uno studio recente. Il Phocine distemper virus (PDV) ha afflitto i mammiferi marini per decenni, uccidendo migliaia di foche europee nel Nord Atlantico fin dal 2002; due anni dopo è stato poi scoperto che le lontre marine in Alaska avevano contratto lo stesso virus.

 

Il virus sta colpendo in particolar modo foche, leoni marini e lontre

I ricercatori erano incerti sul fatto che esso avrebbe potuto diffondersi tra le specie, poiché esse non potevano virtualmente avere alcun contatto per via del ghiaccio della calotta polare artica, che bloccava qualsiasi via comune tra le specie. Ora un gruppo di ricerca della Davis School of Veterinary Medicine ha scoperto che le foche infette provenienti dall’Europa stavano viaggiando lungo la Russia settentrionale e la California settentrionale, attraverso percorsi resi percorribili dallo scioglimento di grosse porzioni di ghiaccio.

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Questo massiccio scioglimento del ghiaccio marino potrebbe aver permesso alle foche di entrare in contatto con altre specie animali in un modo che prima non sarebbe stato possibile. Il team che si è interessato del fenomeno ha scoperto che molto probabilmente è stata proprio questa la causa dell’arrivo del virus nell’Oceano Pacifico settentrionale. La dottoressa Tracey Goldstein ha dichiarato: “Lo scioglimento del ghiaccio marino sta spingendo la fauna marina a cercare nuovi habitat e ad oltrepassare i confini dei loro, andando a concretizzare un’opportunità di trasmissione di malattie e virus con effetti devastanti“.

 

Questa epidemia è solo uno dei devastanti effetti del progressivo scioglimento dei ghiacci

Goldstein e colleghi hanno studiato il momento dell’introduzione del PDV nel Nord Pacifico, i fattori di rischio associati alla sua comparsa e i suoi schemi di trasmissione. Il team ha utilizzato i dati sull’esposizione e l’infezione da PDV su numerosi mammiferi marini, tra cui foche, leoni marini e lontre e hanno anche fatto uso dei dati sui loro spostamenti, raccolti tra il 2001 e il 2016. Hanno scoperto che a partire dal 2003 si sono verificate diffuse infezioni ed esposizioni al virus attraverso l’Oceano Pacifico settentrionale, raggiungendo un picco nel 2009 coincidente con lo scioglimento del ghiaccio marino.

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Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Cincinnati all’inizio del 2019 ha scoperto che l’Artico potrebbe presto restare completamente privo di ghiaccio durante la transizione dall’estate all’inverno, a causa dei cambiamenti climatici. Il livello del ghiaccio nell’Artico oscilla infatti notevolmente durante il ciclo stagionale, ma l’aumento delle temperature globali ha determinato cambiamenti molto seri nell’area.

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