Lo pterosauro, con la sua apertura alare di 6 m e un peso colossale di 165 kg, era una figura imponente del Giurassico. In 125 milioni di anni dopo, le enormi dimensioni di questa meraviglia dei cieli, continuano a stupire gli scienziati. I resti fossili di uno di questi rettili volanti, sono stati trovati incuneati nelle scogliere dell’Isola di Wight. L’Hatzegopteryx, così è stato denominato il rettile, ha gettato nuova luce su questa magnifica specie, che alcuni ritengono la più grande del periodo.
Chi erano gli pterosauri
Gli pterosauri, hanno dominato i cieli per circa 150 milioni di anni, durante i quali si sono evoluti da piccoli roditori a un gigantesco volatile, simile ad un moderno caccia bombardiere. L’autore della scoperta, il ricercatore Robert Coram, ha detto: “Potrebbe essere stata la più grande creatura volante che fosse mai vissuta fino a quel momento”. A causa delle loro dimensioni gigantesche, i paleontologi, si sono chiesti sempre come facessero a decollare, poiché la loro stazza non permetteva loro di generare abbastanza slancio.
Ma, la moderna tecnologia 3D, ha dato una risposta a questo dilemma. Michael Habib, dell’Università della California, ha scritto: “A differenza degli uccelli, che camminano e saltano usando solo i loro arti posteriori, gli pterosauri camminavano a carponi”. La modellazione matematica indica che il lancio da una posizione quadrupede, spingendosi prima con gli arti posteriori e poi con gli arti anteriori, avrebbe fornito la forza necessaria allo pterosauro per il decollo.
L’Isola di Wight è ricca di fossili ed è affollata da appassionati di dinosauri che esplorano il lato sud per trovare resti. Coram ha aggiunto: “Pensiamo che questo sia uno dei primi super pterosauro. L’Isola di Wight è molto visitata dalle persone quasi quotidianamente, quindi si tratta solo di riuscire ad individuare altri fossili”.
Dotato di una mascella estesa, lo pterosauro gigante, viene spesso confuso con i dinosauri, mentre in realtà è un rettile. Era un formidabile cacciatore, poichè avvistava la preda dall’alto, come fanno oggi i moderni rapaci, e riusciva a cacciare anche dinosauri.