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Vacanze prenotate online? Attenti al ‘dynamic pricing’

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Tra le tante opportunità offerte da internet vi è anche quella di organizzare le proprie vacanze comodamente da casa, mediante personal computer, tablet o smartphone. Prenotare un hotel, un ostello, un appartamento, un villaggio vacanza, ma anche un aereo e un treno, è diventato pertanto un gioco da ragazzi. Tuttavia, non mancano le truffe, sia da parte di privati chi millantano offerte vantaggiosissime, sia per il cosiddetto fenomeno del dynamic pricing. Vediamo di cosa si tratta affinché le proprie sospirate vacanze non comportino spiacevoli sorprese.

Vacanze, cos’è il dynamic pricing

A lanciare l’allarme è Fiderprivacy. Quanti prenotano online le proprie vacanze, sono inconsapevolmente vittime del “dynamic pricing”. Il quale altro non è che un un improvviso aumento delle tariffe relative ai voli e agli hotel. Un meccanismo che si basa sui cookies dell’utente registrati dal sito. Così da riconoscerlo nei successivi accessi. Eppure, accorgersene è semplice. Infatti, accedendo più volte a un sito, ci si sarà accorti di variazioni, talvolta al ribasso, ma soprattutto al rialzo, dei prezzi. Modifiche che avvengono anche nel giro di poche ore, ma, in genere, da un giorno all’altro.

dynamic pricing

Anche in questo caso, parliamo di algoritmi in grado di ottimizzare i guadagni per gli attori del settore turistico, proponendo tariffe ad hoc per ciascun utente che naviga in rete. Tali algoritmi tengono conto, soprattutto, della domanda e dell’offerta, dei prezzi proposti dalla concorrenza e perfino delle previsioni meteo. Il gioco è fatto soprattutto quando l’utente inserisce dati personali, come posizione geografica, lingua parlata, data di nascita, sesso, stato civile, grado di istruzione e professione. Così il dynamic pricing diventa ancora più semplice.

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Come difendersi dal dynamic pricing

Non temete. Un modo per organizzare le vacanze tutelandovi dal dynamic pricing c’è. Come suggerisce la stessa Fiderprivacy, può essere utile cancellare spesso la cronologia di navigazione del browser, bloccare il consenso all’utilizzo dei cookies di terza parte, installare software di navigazione anonima e controllare se nelle condizioni di vendita c’è una garanzia sul prezzo pagato. Solo cercando le migliori offerte nell’anonimato, o comunque lasciando il minor numero di tracce possibili di precedenti accessi, ci si può salvare da inconvenienti.

Luca Scialò
Luca Scialòhttps://lucascialo.altervista.org/
Sociologo, blogger e articolista

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