Recentemente a Hong Kong c’è stata la segnalazione di un contagio molto particolare. Un virus particolarmente raro è stato trasmesso a un uomo tramite un morso da una scimmia. La vittima in questione si trova attualmente in terapia intensiva a causa del suddetto agente patogeno, ovvero l’herpesvirus simiae che si trova normalmente nei fluidi dei macachi. Ci ha messo un mese il virus per avere effetto sulla salute dell’individuo.
Perché si tratta di un virus raro? Di fatto non lo è in senso generale in quanto nelle scimmie è in realtà comune come lo è il ceppo herpes simplex nell’uomo. La differenza tra i due è che quest’ultimo si trova a proprio agio proprio nel nostro organismo mentre il precedente no. Per intenderci la frequenza dell’infezioni accertate nell’uomo negli ultimi novant’anni è di appena 50 e di queste 21 sono morte.
Un virus delle scimmie
Di base, senza alcun trattamento per trattare la presenza del virus nell’organismo, la mortalità arriva al 70%. La possibilità di utilizzare un trattamento antivirale negli ultimi anni ha di fatto ridotto il rischio di mortalità, ma il rischio è comunque alto, soprattutto se ci si accorge tardi che il virus è in circolazione. L’ultimo decesso segnalato è di tre anni fa.
La mortalità del virus è legata alla sua capacità di attaccare il sistema nervoso centrale. Mentre per quanto riguarda i sintomi meno gravi sono molti simili a quelli di una banale influenza quindi è facile arrivare a non accorgersene in tempo. Il rischio di contagio da parte di un’altra persona contagiata è quasi nullo.