Dal sito internet della celebre app di messaggistica WhatsApp si leggono le dichiarazioni del portavoce della società, in cui nega categoricamente e rigetta qualunque ipotesi di attacco da parte di hacker in grado di utilizzare l’applicazione per installare in segreto, del tutto fuori dal controllo dell’utente, spyware sui propri cellulari. L’app presentava infatti un difetto di progettazione molto serio, che avrebbe potuto consentire ai malintenzionati di colpire da remoto i dispositivi e rubare messaggi di testo e altri file, stando ad alcune indiscrezioni circolate sul web.
Da WhatsApp nessun allarme: la minaccia non era così seria o c’è dell’altro?
Gli hacker avrebbero potuto infatti inviare file, come foto e video, agli utenti presenti nella rubrica di WhatsApp e, qualora aperti, sarebbero stati in grado di rubare foto, messaggi e informazioni private dei malcapitati, secondo il sito The Hacker News.com. Il sito web ha poi affermato che il problema è stato risolto il mese scorso, ma senza che nulla di questa storia fosse stato reso pubblico, lasciando quindi gli utenti del tutto ignari del pericolo ed esposti al rischio di ritrovarsi con un malware sul proprio cellulare senza neppure accorgersene.
Da WhatsApp però minimizzano: la violazione segnalata, sostengono i tecnici che hanno lavorato al problema, non era seria al punto da dover diramare un qualche tipo di allerta per l’utenza; infatti, la problematica è stata risolta in poco tempo da chi di dovere, senza alcun disagio evidente per gli utenti. Un portavoce della società ha in proposito affermato: “In WhatsApp lavoriamo costantemente per migliorare il livello di sicurezza del nostro servizio. Redigiamo regolarmente documenti, peraltro liberamente consultabili dal pubblico, su problemi che abbiamo risolto grazie ai nostri esperti. In questo caso, non c’è stato alcun motivo per mettere in guardia gli utenti“.