Array

Youtube: fattura da €100.000 euro per un dodicenne

Date:

Share post:

Youtube così come tutti lo conosciamo, rappresenta in assoluto la piattaforma più utilizzata al mondo per la visione di contenuti multimediali quali film, video musicali amatoriali e professionali e così via. Ad ogni modo, esso rappresenta anche un buon modo per farsi conoscere e monetizzare attraverso il sistema view or click-pay.

L’ultima vicenda portatasi in queste ore alla nostra attenzione, coinvolge un ragazzino di appena dodici anni che si è visto recapitare direttamente a casa una fattura del valore di ben €100.000. Com’è stato possibile? Pare che il giovane spagnolo (residente entro i confini della città di Torrevieja) abbia accidentalmente scambiato il circuito di AdSense con quello di AdWords.

Allo scopo di divenire ben presto una star di Youtube attraverso la pubblicazione di video con focus sulla sua band musicale, il ragazzo ha dovuto fare i conti con il genitore, ora alle prese con una fattura esorbitante. Per garantirsi un margine di guadagno, l’interessato ha provveduto all’utilizzo dei servizi offerti da Google per l’inserimento di banner pubblicitari nei suoi filmati.

Anziché procedere all’utilizzo di questi servizi, il ragazzo ha trasformato i suoi video in inserzioni vere e proprie ritrovandosi a pagare per ogni click ricevuto. Il finale di questa storia? Un conto da ben €100.000.YouTubeInvece di utilizzare, come di certo si sarebbe aspettato, il circuito pubblicitario AdSense – il quale monetizza a favore dell’utente ogni qualvolta si visualizzano pubblicità sui video – è stato avviato il circuito per inserzionisti di AdWords. Google, ad ogni modo, ha provveduto a cancellare il debito una volta appurate le circostanze incresciose ed a richiamare l’attenzione sul fatto che i propri servizi prevedono un limite di età minimo per l’utilizzo.

La giustificazione apposta dal giovane alla stampa locale è stata data dal fatto che, attraverso l’utilizzo del sistema, avrebbe potuto garantirsi una fornitura di strumenti musicali per la sua banda. La vicenda, quindi, deve corrispondere ad un campanello di allarme nei confronti di coloro che utilizzano i servizi in modo scorretto.

A tal proposito, Google sancisce ancora una volta precise direttive di utilizzo e limitazioni di età. I controlli, come in questo caso per Youtube, non dovrebbero passare mai in secondo piano.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Related articles

Arrivano i thread nelle chat WhatsApp: ecco cosa cambia

WhatsApp continua ad introdurre novità molto interessanti. Scovate nell'ultima beta dell'app per dispositivi Android, tracce di una funzione...

Lo spazio-tempo ha memoria? La teoria di Einstein potrebbe essere reale

Il concetto di "memoria gravitazionale", previsto dalla teoria della relatività generale di Albert Einstein, suggerisce che le onde...

Smartwatch salvavita: la tecnologia indossabile rileva l’arresto cardiaco

Il mondo della tecnologia indossabile continua a sorprendere con innovazioni che promettono di rivoluzionare la nostra vita quotidiana....

Dormire con gli occhi aperti: il legame tra dimensione della pupilla e attività cerebrale

Dormire con gli occhi aperti è una condizione meno rara di quanto si pensi e può essere osservata...