All’inizio della pandemia da Covid-19 si è cercato di capire da dove sia nata la pandemia. Non si parla tanto dei vari passaggi del virus tra i vari animali fino ad arrivare a noi, ma piuttosto il momento in cui è avvenuto. Per certi versi si è creata una sorta di caccia alla streghe per cercare di capire il suddetto evento, soprattutto nei confronti della Cina. Si è spesso e volentieri parlato del mercato di animali vivi di Wuhan, o più nello specifico di Huanan.
La seconda teoria più accreditata, ma anche dai contorni da complotto, è della fuga da un laboratorio che di fatto studia i virus e dove si è creato quello del Covid-19. Le prove suggeriscono il mercato dove l’ambiente era perfetto per lo scoppio di una pandemia, una fuoriuscita zoonotica.
Lo scoppio della pandemia di Covid-19
Le parole degli esperti del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica: “Questo è uno dei set di dati più importanti esistenti sull’origine della pandemia di Covid-19. Siamo estremamente grati che i dati esistano e siano stati condivisi. Molte delle specie animali chiave erano state eliminate prima dell’arrivo dei team del CDC cinese, quindi non possiamo avere prove dirette che gli animali fossero infetti.”
Nello studio hanno anche individuato un paio di animali che sembra essere tra i principati indiziati della diffusione del Covid-19. Il primo è il 18, particolarmente suscettibile al virus in questione. L’altro animale è la civetta mascherata della palme, in generale due nomi non tra i nominati tra i colpevoli.