Danzare con i robot: il futuro trattamento per il Parkinson

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La danza è una delle espressioni artistiche e religiose più praticate nella storia del mondo, nelle forme più diverse possibili e ben al di là delle differenze sociali e culturali. Il ballo, insomma, è umano. La gente di tutte le età e livelli di abilità motoria avvertono la necessità di esprimere con il movimento una risposta a uno stimolo musicale

Coloro che ballano professionalmente si muovono con la creatività e il lavoro fisico, in modo armonioso e sincronizzato. Lena Ting, neuroscienziato biomeccanico, e Madeleine Eve Hackney, esperta in riabilitazione scientifica e ballerina, hanno compreso la complessità delle capacità motorie in un movimento di balletto o nel linguaggio fisico del coordinamento con il partner di ballo. 

Entrambe le esperte stanno attualmente studiando come aiutare molte persone a camminare e muoversi meglio. Per loro, la comprensione dei movimenti dei ballerini ha importanti implicazioni nel mondo reale e l’obiettivo finale è quello di aiutare a prescrivere e progettare meglio la riabilitazione nelle persone disabili, sviluppando robot in grado di interagire fisicamente con le persone e aiutarle con l’assistenza all’apprendimento dell’attività motoria.

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Cooperazione fisica tra essere umano e robot

Sia Lena Ting che Madeleine Eve Hackney collaborano con l’esperto in robotica Charlie Kemp, interessato ad indagare i modi in cui i robot possono interagire fisicamente con gli esseri umani, in maniera intuitiva e utile. Ad esempio, i robot per la riabilitazione potranno ballare con le persone con il Parkinson per aiutarli a migliorare le loro capacità motorie. 

L’avanzare della scienza delle interazioni fisiche umane è fondamentale per sviluppare questo tipo di tecnologia. I ricercatori stanno cominciando a studiare le forze tra due esseri umani che compiono compiti di cooperazione. Gli scienziati, quindi, ora sono impegnati in un nuovo approccio mirato a comprendere quali possono essere le strategie migliori per sviluppare interazioni fisiche intuitive tra gli esseri umani e i robot di supporto.

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